Cronaca di Redazione , 15/04/2025 8:17

Sequestrata e violentata a Padova, Zaia: "Episodio di violenza inaudita e intollerabile"

Luca Zaia
Luca Zaia

"Ci troviamo ancora una volta davanti a un un fatto gravissimo, che lascia sgomenti e che merita la più ferma condanna. In Veneto non può e non deve esserci alcuno spazio per chi si rende responsabile di crimini così efferati". Lo afferma il presidente della Regione del Veneto Luca Zaia in merito al fermo da parte della Polizia di un cittadino kosovaro di 36 anni, irregolare sul territorio nazionale e pluripregiudicato, gravemente indiziato - secondo quanto si è potuto apprendere - di aver sequestrato e più volte violentato una donna di 37 anni in due appartamenti di Padova.
 

"Ringrazio con profonda riconoscenza gli uomini e le donne della Questura di Padova - aggiunge -, in particolare della Squadra Mobile, e il Questore Marco Odorisio per l'efficacia e la tempestività dell'intervento che ha portato all'individuazione e al fermo di un soggetto gravemente indiziato di sequestro di persona e violenza sessuale".
 

"In attesa di quelli che saranno gli esiti giudiziari - rileva Zaia - non possiamo che ribadire un principio fondamentale: ogni episodio di violenza sulle donne deve essere denunciato, raccontato, perseguito e represso con assoluta fermezza, applicando, laddove riconosciuta la colpevolezza, le pene massime previste dalla legge. E, soprattutto, soggetti come quello oggi fermato, spesso recidivi, vanno controllati con il massimo rigore anche al termine della condanna, che auspichiamo la più severa possibile, per tutelare la sicurezza collettiva. Alla luce dei precedenti penali, anche il perché fosse ancora libero di muoversi e delinquere nel nostro Paese pone molti interrogativi".