Furto al circolo Blow Up, parte gara di solidarietà

Nella notte tra il 10 e l’11 Aprile, il Circolo Auser BlowUp di via Coletti a Padova, un punto di riferimento per il quartiere e il rione del Portello, è stato oggetto di un furto e di uno scasso da parte di ignoti. “È tanto il dolore che proviamo nel vedere il nostro circolo colpito in questo modo, soprattutto dopo il lavoro che ci ha portato all’inaugurazione del giardino per questa nuova stagione di eventi solo una settimana fa. È tanto però anche l'aiuto che abbiamo ricevuto: è grazie ad alcuni membri del vicinato, che hanno allertato le forze dell'ordine, se il furto è stato così limitato. Siamo contenti della solidarietà ricevuta da tutto il quartiere che, a differenza di come qualcuno vorrebbe raccontarlo, ha risposto prontamente e dimostrato tanta vicinanza alla nostra realtà, attivandosi per dare fin da subito una mano.” Dichiara Virginia Libero, Presidente del Circolo Auser Blow Up di Padova, “Già durante la notte alcune persone del quartiere hanno risistemato all'interno del Circolo ciò che era rimasto dalla fuga improvvisata dei ladri e dalla mattina tantissimi si sono resi disponibili per aiutarci a sistemare i danni, una prova del profondo rapporto che ci lega a tutte le persone che vivono il Portello. Insieme al quartiere, anche l’amministrazione comunale di Padova ha voluto esprimere fin da subito la propria solidarietà, attivandosi per supportarci concretamente”
Il Circolo BlowUp, un progetto attivo da tre anni grazie alla sinergia di Auser, SPI e Cgil di Padova, della Rete degli Studenti Medi e dell’UDU Padova, è diventato sede e ritrovo di diverse associazioni della città. È uno spazio vivo e attraversato da giovani, lavoratori e anziani. Negli ultimi giorni, in vista della bella stagione, era stato sistemato il giardino con una nuova struttura esterna e pulito per permettere a tutte e tutti di tornare a vivere il Giardino Maria Zonta: un luogo aperto, accogliente e condiviso. “Questo furto ha colpito un lavoro collettivo a cui ci dedichiamo da mesi, dalla costruzione della nuova casetta alla pulizia del parco e del palco. Ma non cambia nulla: rimaniamo un posto sicuro di solidarietà e confronto, uno spazio di incontro e aggregazione per tutte e tutti. Nonostante il dolore e la rabbia, non siamo soli. Fin da subito abbiamo ricevuto gesti concreti di solidarietà e vicinanza da parte di tante persone. Il quartiere ha mostrato ancora una volta il suo volto più autentico: una comunità che si sostiene, si prende cura dei propri spazi comuni e si rialza insieme nei momenti difficili. Ci rimane ancora molto da fare e abbiamo bisogno di una mano, perché il BlowUp possa rispondere di nuovo a testa alta e continuare con la sua programmazione culturale e politica. Invitiamo tutte e tutti a venirci a trovare, a scoprire la nostra realtà e a sostenerci partecipando alle prossime iniziative. È nei momenti difficili che si costruisce davvero una comunità e noi sappiamo che ci stiamo affidando alle persone giuste.”