Cronaca di Redazione , 08/01/2025 14:09

Controlli nelle aziende del NAS e del NIL: multe per migliaia di euro nel 2024

Carabinieri NAS e NIL
Carabinieri NAS e NIL

Il NAS (Nucleo Antisofisticazione e Sanità) di Padova competente anche sulle province di Verona, Vicenza e Rovigo, ha eseguito vari controlli ed ispezioni nei vari ambiti di specialità: alimentari, sanitari, farmaceutici e veterinari, al fine di tutelare la salute dei cittadini, con strategie e campagne disposte dal Ministero della Salute nonché da allerte comunitarie nell’ambito dei sistemi RASSF (sistema allerta rapido sicurezza alimentare) e RAPEX (sistema allerta sicurezza di tutti i prodotti industriali e cosmetici in genere). Sono state inoltre condotte varie ispezioni con controlli d’iniziativa o su segnalazione della cittadinanza, con l’ausilio dell’Arma territoriale, verso:
 RSA a tutela degli anziani;
Assenteismo del personale sanitario – liste attesa;
controllo farmacie, cosmetici, ambulatori e presidi socio sanitari e tutte le attività riconducibili alla cura della persona in genere;
controllo fitosanitari – concimi – fertilizzanti – pesticidi;
controllo medici di famiglia studi medici e dentisti;
ambito veterinario; controllo macelli, alimenti e latticini - animali d’affezione e da reddito;
mense scolastiche, ospedaliere, scuole e asili nido;
ristorazione bar - ristoranti – pasticcerie - alimentari in genere – panifici – strutture agrituristiche - attività commerciali di vendita di carni e alimenti in genere - produzione e commercializzazione di vini, oli e liquori;
controllo stabilimenti e centri benessere - piscine – alberghi – eventi locali temporanei ambito ristorazione.

Solo in provincia di Padova sono state: 
 - condotti 1.416 ispezioni e controlli in genere;
 - contestate 277 infrazioni amministrative (inerenti sicurezza alimentare - igiene delle produzioni alimentari – mancata piano autocontrollo HCCP - mancata etichettatura alimenti – mancata rintracciabilità cibi e alimenti in genere – omessa indicazione allergeni - sicurezza sul lavoro igiene – mancata formazione personale – omessa registrazione e autorizzazioni sanitarie – vendita alimenti e cibi scaduti) per un importo complessivo di € 205.000,00;
 - eseguiti 179 sequestri amministrativi di alimenti, giocattoli e strutture per un valore totale di circa tredici milioni di euro (causa gravi carenze igienico sanitarie - mancata autorizzazione /registrazione sanitaria - gravi carenze strutturali esercizi);
 - operate 19 sospensioni dell’attività imprenditoriale ad asili nido, ristoranti, bar e supermercati non conformi (causa gravi carenze igienico sanitarie e strutturali - mancata autorizzazione /registrazione sanitaria
 - notificate 98 diffide amministrative al ripristino di lievi difformità rilevate come da normativa in vigore (per violazioni prontamente sanabili e/o che non costituiscono rischio per la salute pubblica senza adozione di sanzioni amm/ve);

Nell’ambito delle attività di polizia giudiziaria sono stati operati:
 - 5 ARRESTI in esecuzione di ordinanza di custodia cautelare e 4 misure cautelari personali non detentive emesse nei confronti di un sodalizio criminale di tipo associativo, transnazionale, dedito al riciclaggio ed alla commercializzazione di fertilizzanti, fitosanitari ed agrofarmaci falsi e contraffatti che aveva già portato al sequestro di 450 tonnellate di sostanze destinate all’agricoltura illegali e pericolose, mascherate come prodotti leciti per l’importazione in UE, che di fatto rappresentavano un concreto pericolo per la salute pubblica, rilevato che tali sostante vietate erano destinate sul territorio nazionale e comunitario, per l’utilizzo in colture agricole destinate al consumo alimentare;
 - 56 denunce in stato di libertà all’Autorità Giudiziaria per varie tipologie di reato: (frode in commercio – cattivo stato di conservazione di cibi e alimenti - esercizio abusivo della professione sanitaria – commercio alterazione di cibi avariati o contraffatti - mancate ottemperanze sulla sicurezza del lavoro e antincendio – uso e detenzione di sostanze dopanti – mancata registrazione e tenuta farmaci psicotropi – vai reati di falso materiale in certificazione/attestati di formazione professionale).

Per i soli pubblici esercizi: ristoranti – bar –pasticcerie – ecc.:
 - 709 ispezioni e controlli in genere;
 - 198 infrazioni amministrative;
 - 68 sequestri amministrativi e sospensioni di immobili;
 - 79 diffide amministrative al ripristino di lievi conformità rilevate;
 - 13 denunce stato libertà all’Autorità Giudiziaria;
Con incremento delle varie attività ispettive e di contestazione del 15% in più rispetto all’anno precedente.

Cenni su alcune operazioni di servizio per la tutela della salute pubblica del 2024. Sequestro amministrativo con relativa distruzione di:
 - 320 mila confezioni di integratori alimentari non conformi per un valore di sei milioni di euro;
 - 923 Kg di alimenti sfusi (carne, uova, verdure, prodotti ittici) presso esercizi di vendita e somministrazione al pubblico/ alimenti etnici con contestazioni amministrative e deferimenti per vendita/commercializzazione alimenti cattivo stato conservazione, presso vari esercizi della città di Padova e comuni limitrofi;
 - sequestro con ordinanza di sospensione per 3 asili nido sprovvisti dei requisiti minimi di igiene e sicurezza per i neonati ed i minori ivi ospitati;
 - sequestro di 2 ambulatori odontoiatrici abusivi;
 - deferimento 4 fisioterapisti che esercitavano la propria professione abusivamente senza titoli abilitativi ed esibendo false attestazioni professionali presso varie strutture e studi privati non autorizzati;
 - sequestro di 3 centri estetici con conseguenti sanzioni amministrative e deferimento gestori per esercizio abusivo della professione sanitaria in città e comuni limitrofi del padovano;
 - vari deferimenti per frode in commercio a carico di gestori e proprietari di esercizi pubblici che somministravano il noto cocktail spritz vantando utilizzo di aperol/campari che venivano sostituiti con liquori a basso costo, accertati in città e nella zona termale.

LE OPERAZIONI DEL NIL Il Nucleo Ispettorato Lavoro di Padova, nell’ambito delle proprie specifiche prerogative di specialità è intervenuto su tutto il territorio della Provincia sia di iniziativa che su segnalazione della cittadinanza. I controlli ispettivi hanno riguardato un ampio spettro di attività, interessando settori economici che vanno dall’agricoltura al manifatturiero, dall’edilizia al commercio, dai pubblici esercizi alle imprese di servizi per contrastare la piaga del lavoro nero ed i fenomeni interpositori dell’intermediazione illecita e caporalato, e tutte le norme che riguardano il rispetto della normativa giuslavorisitca, nonché la sicurezza dei luoghi di lavoro sempre più al centro dell’attenzione del legislatore, considerato l’elevato numero di infortuni(mortali e non) sui luoghi di lavoro. 
Sono state 101 le ispezioni di vigilanza ordinaria, e 102 le ispezioni in materia di sicurezza dei luoghi di lavoro. Tali controlli hanno portato alla sospensione di 35 attività imprenditoriali, sia lavoristiche (con 31 lavoratori in nero) che per gravi violazioni in materia di sicurezza dei luoghi di lavoro. Sospensioni che han portato un introito incassato di 90.228,00 €. Per le attività ispettive di cui sopra sono state contestate sanzioni per un totale di € 2.694.664 (di cui amministrative pari a € 1.221.856 e ammende pari a € 1.472.808) ed un recupero contributivo di premi non versati sia INPS che INAIL pari a € 327.665. 

Il totale dei lavoratori controllati è 363, di questi 93 impiegati in nero, 10 con posizione lavorativa irregolare e 2 minorenni occupati illecitamente. 

Dei lavoratori controllati, 137 sono di provenienza extra UE, e di questi 44 sono irregolari sul territorio nazionale (16 in nero e 13 con posizioni lavorative irregolari).

Complessivamente sono state denunciate 76 persone, la maggior parte per violazioni di norme relative al decreto legislativo 81/2008, per sfruttamento di manodopera clandestina, e 7 persone denunciate per attività di caporalato ed intermediazione illecita (5 extra UE e 2 italiani) coinvolti nello sfruttamento 56 lavoratori extra UE. I settori economici in cui maggiormente è stato riscontrato il fenomeno del caporalato, sono quelli del confezionamento d’abbigliamento e agricoltura/allevamento.