Cna, il presidente Montagnin sulla Manovra: "In tempi difficili servirebbe più coraggio"

Situazione economica e sociale del territorio ed elementi di una manovra “che non fornisce risposte adeguate ad una situazione che rischia di essere difficile”: parla il Presidente di Cna Padova e Rovigo Luca Montagnin che punta l'accento sulla preoccupazione per un 2025 dove i presupposti a livello internazionale certo non sono dei migliori. "Per l’incremento dei costi energetici, le tensioni ancora forti in Ucraina in medio oriente e altrove in asia orientale ma anche rispetto alle incertezze relative alla riduzione dei tassi di interesse in Ue e ad un mercato interno che fatica a riprendersi, anche a prescindere dalla fluttuazioni mensili dei dati istat. In un contesto come questo ci colpisce e preoccupa la scelta del Governo di rimodulare pesantemente verso il basso gli incentivi per la ristrutturazione e l'adeguamento energetico degli edifici. Siamo passati dal troppo al troppo poco con le famiglie che oggi hanno meno disponibilità economiche anche a seguito dell’aumento dei costi energetici e non hanno adeguate misure per ristrutturare o adeguare alle direttive europee la propria casa”.
"Poi - aggiunge Montagnin - c’è la questione della manifattura in generale a partire dalla meccanica e dal tessile: questi comparti strategici hanno bisogno di misure di supporto che nella manovra non si trovano affatto. Anzi il credito alle imprese diminuisce, i costi della materie prime e dell’energia salgono e anche in questo settore il sistema degli incentivi, penso ad esempio a Industria 5.0 diventa così complicato da essere inaffrontabile e quindi completamente inefficace. La nostra speranza è che nel corso di un anno potenzialmente molto difficile per le imprese e per i lavoratori vengano varate nuove misure e modificate quella già prese magari grazie ad una più approfondita condivisione con le associazioni di categoria che conoscono e rappresentano i problemi reali di quelle imprese”.