Arcella: chiuso un locale per 30 giorni dalla polizia. Rimpatriato anche un 31enne albanese

La polizia, su ordine del Questore, ha eseguito il provvedimento di sospensione per 30 giorni della licenza di somministrazione di alimenti e bevande al titolare di un esercizio pubblico in zona Arcella.
Alla base della decisione vi è la necessità di impedire, attraverso la temporanea chiusura del locale, il protrarsi di una situazione di pericolosità sociale venutasi a creare nel tempo all’interno del locale.
I FATTI Nel corso della sera del 23 gennaio, una Volante è intervenuta nei pressi dell’esercizio a seguito della segnalazione arrivata al 113 di una persona che stava minacciando i passanti con un coltello. Giunti sul posto, i poliziotti rintracciava un 31enne albanese, in evidente stato di alterazione alcolica, il quale dopo essersi inizialmente opposto al controllo ha riferito agli agenti di essere stato minacciato, poco prima, da un uomo che si era poi allontanato.
Accompagnato in Questura, in quanto privo di documenti, il 31enne è risultato avere a carico diversi precedenti penali per resistenza a pubblico ufficiale, porto abusivo di oggetti atti ad offendere e lesioni personali, ed è stato sanzionato per ubriachezza molesta. Essendo irregolare sul territorio dello Stato, è stato messo a disposizione dell’Ufficio Immigrazione per la valutazione della sua posizione sul territorio nazionale e gli agenti hanno quindi proceduto a richiedere il lasciapassare alle autorità consolari albanesi per il rimpatrio. Il Giudice ha convalidato il provvedimento di allontanamento che nel corso della medesima serata, scortato dai poliziotti dell’Ufficio immigrazione è stato imbarcato sul volo aereo Milano – Tirana. Gli agenti, una volta giunti nella capitale albanese, lo hanno consegnato alle autorità, rimpatriandolo definitivamente.
E ancora le pattuglie sono intervenute sempre nei pressi del bar nel mese di novembre 2024, a seguito della segnalazione di lite tra più persone che a seguito dello stato di ubriachezza in cui versavano erano entrate in contatto per futili motivi. La rissa era nata tra cittadini stranieri di origine albanese e colombiana e uno di questi aveva riportato una contusione ad un braccio per la quale gli veniva diagnosticata una prognosi di 10 giorni dal Pronto Soccorso dell’Ospedale di Padova. Inoltre un cittadino albanese (risultato essere proprio la persona identificata nel corso dell’intervento del 23 gennaio) aveva riportato contusioni per le quali veniva diagnosticata una prognosi di 15 giorni.
A supporto della decisione di sospensione della licenza ci sono altresì ulteriori controlli eseguiti dalle pattuglie dell’Ufficio Prevenzione Generale e Soccorso Pubblico che hanno portato all’identificazione di persone gravate da precedenti per reati contro la persona e il patrimonio, tra cui reato di violenza o minaccia a pubblico ufficiale, porto abusivo di armi, guida sotto l’influenza dell’alcool, resistenza a pubblico ufficiale, lesioni e reati riguardanti la detenzione e spaccio di sostanze stupefacenti.
Considerata pertanto la necessità di provvedere con urgenza alla chiusura temporanea dell’attività, per interrompere la complessiva situazione di illegalità e pericolo, la licenza della titolare dell’esercizio è stata sospesa per 30 giorni con provvedimento del Questore.