Cronaca di Redazione , 03/10/2023 15:57

L'ultimo saluto a Gioia e Maria Grazia: lacrime e palloncini al cielo per il triste addio VIDEO

Il servizio TG Padova

Una piccola folla a Monteortone ha voluto tributare l’ultimo saluto a Gioia e Maria Grazia: bimba e mamma morte in un incidente stradale, lungo l’A13, lo scorso 27 settembre

E se esiste un senso a questa tragedia, almeno per quanto riguarda il dove, non poteva che essere che al santuario della Madonna della Salute l’ultimo saluto a Gioia e alla sua mamma Maria Grazia. Un Santuario che accoglie tutti, e che dona serenità anche a chi non crede che davvero dalla fonte esca acqua che possa sanare le ferite del corpo e dello spirito. Pensarlo, però, è di aiuto in una tragedia che ha scosso tutta la comunità aponense.

Il Santuario di Monteortone era poi un posto familiare e caro alla bimba che ieri avrebbe compiuto sei anni e che è morta in un incidente in autostrada dopo aver scambiato l’ultima battuta con il suo amato papà. 

Oggi Michele, il papà, che sulla A13 era alla guida dell’auto rimasta un cumulo di lamiere, e che è rimasto miracolosamente illeso nel tremendo impatto con il tir, ha trovato la forza di esserci. E ha trovato anche la forza di parlare, incoraggiato e supportato dalla famiglia, dagli amici, dalla comunità di Abano. “Sei stato il punto fermo della mia vita Maria Grazia, poi è arrivata Gioia, insieme abbiamo deciso questo nome – le parole del papà, con la voce strozzata – E Gioia è stata una Gioia per quelli che l’hanno conosciuta. Non so come vívere senza di voi”. 

I bambini a portare dei fiori vicino al cero pasquale, passando vicino alle bare. Non è facile per nessuno, ma chi ha voluto esserci voleva salutare una nuova amichetta di prima elementare o la cara compagna di asilo. Lì dov’è comparso uno striscione, adornato di cuori rossi: una semplice scritta, per elaborare, per già ricordare: Ciao Gioia! 

A celebrare la funzione funebre, don Giuseppe Galiazzo: il Santuario colmo di gente, perché tutti hanno voluto esserci. Una preghiera corale, tra lacrime e facce attonite: ancora incredule di come la vita in un attimo possa sfuggire. E poi canti, tanti canti: in un autunno che sembra estate, e i palloncini rosa, viola e bianchi in aria a volare alto, a raggiungere qualcuno lassù.