La morte di Gioia e mamma Maria Grazia. Il Comune di Abano: "Un dolore profondo" VIDEO
Tremendo schianto, ieri pomeriggio, sulla A13. Un’auto piomba su un tir in coda. Mamma e figlioletta di quasi 6 anni perdono la vita sul colpo. Sopravvissuto il padre che era alla guida. Choc ad Abano dove la famiglia, campana d’origine, viveva da 10 anni. Il vicesindaco Francesco Pozza commenta: “Sono ore di intenso dolore”.
Aspettava di festeggiare i 6 anni coi nuovi compagni di prima elementare ma il destino l’ha portata via prima, con la sua mamma. Pensare al padre, sopravvissuto e rimasto solo, lacera l’anima di una comunità che si dice presente, ora e in futuro.
Ieri pomeriggio, alle 15.45, sulla A13, tra Ferrara Nord e Ferrara Sud, c’è stato un tremendo schianto. Un’auto che piomba prima su un tir in coda e poi finisce su un altro mezzo pesante con la fiancata destra. Maria Grazia, 49 anni, originaria della provincia di Caserta, e la piccola Gioia Petriccione, muoiono praticamente sul colpo. Ferito in modo lieve il padre che era alla guida e che non si dà pace.
Abitavano in via Previtali, vicino al supermercato Alì, da 10 anni. Dopo la materna a Monteortone, alla scuola elementare delle Giarre erano nuovi.
Per questo, alla festina dell’8 ottobre in un parco di Abano, avevano invitato proprio tutti: i compagni di prima e anche le maestre. Gioia era entusiasta per la sua festa, aveva pensato a ognuno dei suoi nuovi amici, invitando anche eventuali fratelli e sorelle.
A scuola, oggi, il giorno più difficile: un cuore grande con dentro tanti cuori appeso in bacheca. Seguirà un percorso delicato per i bambini e le loro famiglie, in allineamento con i docenti affiancati da figure specializzate. La comunità è sconvolta ma il Comune c’è e ci sarà, assicura il vicesindaco Pozza.
Una famiglia abituata a viaggiare, da Nord a Sud e viceversa, la partenza da casa con il pensiero di tornare, stavolta, per soffiare sulle candeline. Gioia aveva iniziato la prima il 13 settembre scorso: il suo sorriso resterà in quelle aule, al fianco dei compagni che dovranno capire, ora, che può succedere di doversene andare e di non tornare più.