IL CANDIDATO | Chi è Alberto Stefani, "l'enfant prodige" della Lega

Definito l’enfant prodige della Lega, Alberto Stefani è nato a Camposampiero il 16 novembre 1992, ha una gemella di nome Giulia, infermiera a Verona. Dopo il diploma al liceo scientifico (100/100) si è laureato in giurisprudenza a Padova (110 e lode) con una tesi in diritto canonico. Giocatore di pallavolo da giovane, appassionato di calcio, nel tempo libero dipinge a olio e tempera e si diletta nella scrittura.
L’ATTIVITA’ POLITICA E AMMINISTRATIVA Tuttora prosegue l’attività di ricerca, anche con pubblicazioni scientifiche sui temi del diritto canonico.
Inizia la sua attività politica a 15 anni, iscrivendosi alla Lega.
A 20 è eletto consigliere comunale a Borgoricco e, poco dopo, coordinatore dei giovani del Carroccio, prima con incarico provinciale, poi regionale.
A 25 diventa deputato, travolgendo i candidati avversari nel Collegio uninominale Veneto 2 - 03.
A 26 si candida a sindaco di Borgoricco, vince le elezioni e, non percependo l’indennità di ruolo, permette ai suoi concittadini di risparmiare quasi 200.000 euro. Completa il mandato da primo cittadino e lancia Gianluca Pedron, che, con la lista civica “Avanti con Stefani”, guadagna oltre il 77% dei consensi e assicura continuità al percorso amministrativo.
Nel 2022 ottiene la riconferma a deputato nel Collegio uninominale Veneto 2 - 01. A Roma si distingue per l’attenzione parlamentare ai temi sociali (cura degli anziani, diritti dei caregiver, lotta al disagio giovanile, violenza su donne e minori).
Nel 2023 è eletto segretario regionale della Liga Veneta, grazie all’appoggio della gran parte del movimento. Dall’1 agosto dello stesso anno è Presidente della Commissione parlamentare per l’attuazione del federalismo fiscale.
Fonda “Veneto domani”, la prima scuola di formazione politica della Liga Veneta. Ogni appuntamento raccoglie in media 600 iscritti e promuove un dibattito maturo e approfondito sia su questioni storicamente vicine al movimento leghista (fisco, autonomia, imprese e lavoro), sia su temi meno esplorati, come innovazione, geopolitica, intelligenza artificiale, difesa del paesaggio e dell’ambiente. Così contribuisce a rinnovare linguaggio e agenda di una nuova generazione di militanti e pure degli amministratori più collaudati.
Cattolico, con esperienze nell’Azione Cattolica, è molto legato alla sua comunità e all’eredità ideale e valoriale ricevuta specialmente dai nonni (uno dei quali, Aldo, operaio alla Breda, era orgogliosamente comunista, come riportato in una intervista pubblicata da Vanity Fair nei giorni scorsi).
Appassionato di letteratura e arte, dipinge e professa il valore della gentilezza: “Credo nel confronto leale fra idee, rifiuto lo scontro personale. In politica non cerco nemici da abbattere, ma avversari con cui dialogare. E, se ci sono i presupposti, costruire qualcosa insieme” ha recentemente dichiarato.
In caso di elezione, sarebbe il più giovane governatore in carica e fra i più giovani amministratori della storia italiana ad assumere un incarico di assoluto rilievo, dopo Giorgia Meloni, nominata Ministro della gioventù a 31 anni.