Ministro Nordio, “La riforma non renderà i processi più veloci”

”Qui si è molto equivocato. Si è passati per il cosiddetto benaltrismo, che questa riforma non renderà i processi più veloci. È verissimo, nessuno ha mai detto che li avrebbe resi più veloci. Stiamo operando con altre riforme per rendere i processi più veloci".
Lo ha detto il ministro della Giustizia, Carlo Nordio, a margine dell'evento "Tre anni di governo Meloni, tre anni di risultati" in corso a Mestre.
“Auspico soltanto che d'ora in avanti il dibattito sia sereno, civile, pacato, apoliticizzato nel senso che non venga strumentalizzato come referendum sul governo, Parlamento e maggioranza. È stata una riforma squisitamente tecnica, costituzionale" ha aggiunto Nordio.
“Quella che abbiamo fatto - ha detto - è una riforma primaria di civiltà giuridica, nel senso che le carriere vanno separate perché non è ammissibile che nell'ambito dello stesso Consiglio superiore della magistratura i giudici, cioè quelli che devono essere terzi e imparziali, vengano a loro volta giudicati dai pubblici ministeri che sono parti processuali e soprattutto la parte accusatrice. Non è ammissibile che si giudichino da se stessi in un ambito di giurisdizione domestica come la sezione disciplinare".
E infine ha concluso: “La sinistra ha avuto una reazione quasi rabbiosa nei confronti di questa riforma, coprendoci degli improperi più insensati".

