"Segnalo la débâcle culturale dei governi di coalizione, la riduzione della sinistra a puro elemento di dettaglio, a movimento che non trova soluzioni, non promuove più leadership, non pronuncia parole nuove. Vede Macron? Vede Scholz? Catastrofe". 

Lo spiega il filosofo Massimo Cacciari in un'intervista al Fatto Quotidiano in cui commenta l'esito delle elezioni europee. 

"La destra bofonchia di sovranismo, riduce l'Europa a ostacolo per le nazioni ma poi quando va a Bruxelles, quando sale al governo rimette i panni della forza atlantista, bene educata, filoamericana - prosegue - Fa quello che fanno gli altri perché sa che altrimenti verrebbe cacciata in quattro e quattr 'otto dalle stanze del potere". C'è poi il dato preoccupante dell'alto tasso di astensionismo in Italia. "C'è da rilevare che il Sud ha boicottato il voto, ha disertato le urne nel modo più solenne possibile. È un fatto rivoluzionario". 

Ma secondo Cacciari "frega a pochi perché il Sud conta poco. Invece sarebbe l'ora di un intervento del presidente della Repubblica, dovrebbe prendere posizione e affrontare la crisi più acuta della democrazia. L'Italia è divisa in due, e una parte non riconosce l'altra, anzi: non si riconosce più". 

Secondo il filosofo e politico "qui stiamo sul punto del collasso civile".