Salvini a San Martino di Lupari: L'autonomia arriva, per la Lega è una priorità
“Vorrei chiedere a Letta: insultami su tutto, sul fascismo, su Putin, però troviamoci oggi pomeriggio per firmare il decreto per aiutare le famiglie. Ci sta o non ci sta questo signore?”. Lo ha detto stamattina, giovedì 8 settembre, a San Martino di Lupari il leader della Lega Matteo Salvini, nel corso di un incontro elettorale. “L’Europa – ha aggiunto – o aiuta le famiglie, i negozianti, i panettieri adesso, oppure saltano tre milioni di posti lavoro. L’emergenza è una aiutare famiglie e imprese a pagare le bollette, di tutto il resto si potrà parlare avanti”, ha concluso.
SALVINI E LA CRISI ENERGETICA. “Tutta l’Europa sta mettendo soldi per aiutare famiglie e imprese. In Italia siamo fermi perché Letta dice che se lo facciamo aiutiamo Putin. Ma chi se ne frega, a me interessa aiutare i cittadini”, ha aggiunto Salvini. “Apri i giornali – ha sottolineato – e sembra di essere in un mondo all’incontrario. Parlano di Commissione bicamerale per le riforme, ma se tu entri in negozio non ti chiedono le riforme istituzionali per il 2024, adesso bisogna bloccare gli aumenti. Ci sono sindaci che aumentano le rette delle case di riposo. Se il governo, se l’Europa non interviene, aumentano anche gli asili nido. O vendi il caffè a 5 euro, o un panino a 10 euro, o ospiti meno anziani o triplichi la retta”.
L’AUTONOMIA. “Siamo in una terra che merita, desidera, che ha scelto e legittimamente ambisce all’autonomia. Fatto salvo che l’emergenza è pagare le bollette della luce e del gas, la prima riforma di cui non solo milioni di veneti, ma milioni di italiani hanno diritto per la Lega è l’autonomia regionale”. “Leggo che per altri l’autonomia viene dopo, per me l’autonomia viene prima. Chi sceglie la Lega fa questa scelta di vita. Autonomia significa efficienza, risparmi, merito”.
I MIGRANTI. “Venendo qua ho trovato una ragazza indiana che mi ha detto in inglese: Matteo tieni duro, andate avanti, mio marito ti vota. Il problema non è l’immigrazione, non è ovviamente il colore della pelle, perché siamo tutti figli dello stesso Dio. Il problema sono le persone che rispettano la legge e quelle che non la rispettano. Chi vota la Lega sa che entra in Italia solo chi ha il permesso di entrare in Italia”. “Una volta – ha proseguito – entravano in casa di notte, stando attenti se c’era gente che dormiva, ma adesso entrano in casa di giorno, quando si mangia, e se reagisci ti ammazzano. Io voglio un paese che accoglie chi scappa dalla guerra, quella vera, ma rimanda a casa spacciatori, stupratori e delinquenti”.