Economia di Redazione , 08/04/2025 16:28

Dazi, Carron (Confindustria Veneto Est): aumentare l'attrattività del Veneto per reagire

Paola Carron
Paola Carron

In uno scenario geopolitico complesso, tra escalation protezionistica e rischio fuga di aziende negli Usa, aumentare l'attrattività del Veneto per gli investimenti di grandi imprese nazionali ed estere, possibilmente addizionali e non sostitutivi quali sono le acquisizioni, è la sfida cruciale per ridare slancio alla competitività e alla crescita, oltre lo 0,6% del Pil atteso nel 2025. Mettendo a terra misure e fondi strategici come quelli previsti dalla nuova Legge regionale per l'attrazione degli investimenti nel Veneto e le agevolazioni offerte dalla Zls Porto di Venezia - Rodigino - che dovranno, però, avere un orizzonte almeno triennale per non disperdere l'effetto incentivante - quale leva di stimolo per la crescita in termini di innovazione, valore aggiunto e occupazione dell'intero territorio veneto. L'indicazione è emersa oggi ad un incontro presenti, tra gli altri, Paola Carron, presidente di Confindustria Veneto Est, e Roberto Marcato, assessore allo Sviluppo Economico della Regione del Veneto. "Nel pieno di una fase di incertezza, condizionata da tensioni geopolitiche e dazi, - ha detto Carron - guardare al futuro dell'industria significa partire dai nostri punti di forza ma anche dalla consapevolezza delle trasformazioni da affrontare per evolvere. L'attrattività è la sfida cruciale che abbiamo davanti. La nuova legge regionale è un grande passo in avanti e può segnare uno spartiacque nella capacità di attrarre in Veneto gli investimenti di grandi imprese nazionali ed estere e consolidare gli esistenti. Importante è sviluppare una collaborazione sempre più stretta con la Regione, gli enti locali e i grandi player per agevolare gli investimenti e far sì che questi generino altro valore aggiunto nel tessuto produttivo facendolo crescere". 

Per Carron "la ZLS Porto di Venezia-Rodigino è una straordinaria leva potenzialmente in grado di determinare, nell'arco di un decennio e a fronte di un finanziamento pluriennale, un'occupazione addizionale di oltre 177mila unità, un aumento dell'export generato sul territorio fino al 40%, un aumento degli investimenti di 2,4 miliardi. Ma si tratta di obiettivi ambiziosi che necessitano di una visione organica, composta anche da una dotazione finanziaria adeguata e certa".