Confindustria Veneto Est: nel 2025 avanti piano l'export, ma reti di fornitura più vicine

(Padova-Treviso-Venezia-Rovigo - 19.03.2025) - Il Veneto conferma la forte vocazione all’estero: con un’incidenza dell’interscambio sul Pil pari a circa il 73% è la regione italiana più aperta agli scambi internazionali (57% il dato nazionale), terza per esportazioni di beni (13% del totale). Ma sulle prospettive pesa l’incertezza sulla possibile escalation di dazi e controdazi e sulla frenata tedesca. Nel 2025 le esportazioni sono attese in linea (+/-3%) rispetto al debole 2024 dal 53,9% delle imprese del Veneto orientale. Più di un terzo (35,4%) si aspetta una crescita, che per il 26,2% sarebbe compresa tra il 3% e il 10%. Consolidamento dei mercati già presidiati (per il 46,7%) e diversificazione (Stati Uniti, Cina, America Latina, India) sono la risposta alle tensioni geopolitiche e alla minaccia di protezionismo. Oltre alla rimodulazione delle reti strategiche di fornitura verso Paesi più vicini o amici (nearshoring o friendshoring) per maggiore resilienza e sicurezza degli approvvigionamenti: il 31,3% delle aziende ha cambiato almeno un fornitore strategico nell’ultimo biennio. Di queste, il 52,6% li ha rilocalizzati in Italia.