Fungicoltori: il 70% della produzione è veneta. L'AIF festeggia 55 anni di attività VIDEO
Essere grandi produttori di funghi in Italia e in Europa è una forte responsabilità e per riuscirci sono richiesti sacrifici ed investimenti notevoli. Le aziende associate ad AIF, l'Associazione Italiana Fungicoltori, lavorano ogni giorno per rendere i funghi coltivati sempre più sostenibili. “Buoni, sicuri, vicini” è la missione dei produttori.
Sono 62 mila le tonnellate di funghi coltivati in Italia. Circa il 70% è destinato al mercato del fresco ed il restante all'industria conserviera. In Italia, si consuma circa il doppio di quello che si produce, ma nelle produzioni del fungo fresco siamo i migliori e nessuno riesce ad eguagliare la qualità delle nostre produzioni. Aria acqua e clima del nostro Paese non sono replicabili e la qualità deriva anche dalla sapiente mano dei produttori di sper utilizzare bene questi elementi.
Il mondo della fungicoltura è un mondo che sta cambiando. Tecnologia e innovazione la fanno da padrone.
Il Veneto produce il 70% dei funghi coltivati in Italia e la sola provincia di Treviso ben il 40%. Un settore poco visibile ma fondamentale per l'economia del territorio. Un’impresa conta mediamente 100 dipendenti. Le aziende si occupano di produrre il micelio, di preparare il substrato, di inventare nuovi macchinari e nuove tecnologie.
I produttori di funghi italiani ed europei che si sono ritrovati a Treviso per festeggiare i 55 anni della fondazione dell’Associazione Italiana Fungicoltori. In Veneto le prime imprese sono nate oltre 60 anni. Controlli e certificazioni per un prodotto di altissima qualità.
Tra le sfide del settore quelle sulle normative europee in agricoltura. I fungicoltori hanno affrontato quella dei rincari dell’energia e ora spetta quella della normativa sugli imballaggi.
Quella della coltivazione dei funghi è una filiera che attrae sempre più giovani. Fondamentale, in Veneto, il Consorzio Funghi di Treviso che da 25 anni si occupa della distribuzione del prodotto e della tutela dei produttori affrontando le sfide del mercato e la concorrenza dei produttori esteri, in particolare dell'Est.
I funghi italiani sono buoni e sicuri e grazie alla produzione in ‘economia circolare’: dall'inizio alla fine nulla viene sprecato me tutto riciclato. Le aziende hanno tutte investito ingenti risorse per l'ammodernamento delle strutture per rendere le produzioni sostenibili.