Statua del Gattamelata: prima l'analisi poi il restauro. Ci vorranno 8 mesi VIDEO
La prima ricognizione è già stata fissata: dopo l’Epifania. Poi, ci vorranno circa 8 mesi per capire lo stato effettivo del degrado in cui versa la statua del Gattamelata del Donatello che da secoli, da metà Quattrocento, se ne sta, bellissima e imponente, sul sagrato davanti alla basilica del Santo.
Mentre già si discute se riposizionarla – dopo il restauro – lì dov’è sempre stata o se sarebbe meglio trovare un’altra collocazione per proteggerla da altro guano e intemperie, la delegazione pontificia (il Santo è territorio del Vaticano) ha nominato il comitato scientifico che dovrà occuparsi del programma conservativo per il monumento equestre.
Il presidente del comitato è Fabrizio Magani, già soprintendente delle belle arti per l’area metropolitana di Venezia, Padova, Belluno e Treviso che, come il sottosegretario alla Cultura Vittorio Sgarbi. non vorrebbe venisse spostata dalla sua collocazione originaria. “E’ uno dei 10 monumenti più importanti d’Italia”, precisa Magani.
“Ci aspetta un compito di grande impegno e delicatezza”, spiegano gli esperti del comitato. Valutare lo stato di conservazione del monumento sarà la base per comprendere quali strade percorrere dopo per l’effettivo restauro dell’opera.