VIDEO | Report criminalità: nel padovano i maggiori problemi da spaccio e furti nelle case
Padova: una provincia a medio rischio criminale, con due emergenze ormai croniche: furti e droga. Lo racconta l’Indice della criminalità 2025 del Sole 24 Ore, ossia l’incidenza delle denunce ogni 100mila abitanti per circa 20 tipi di reato.La città del Santo rimane ai vertici per furti in abitazione e reati legati agli stupefacenti. Dati che peggiorano la collocazione nella classifica nazionale: Padova sale di 12 posizioni, dalla 40esima alla 28esima. Un trend tra i peggiori in Italia. La classifica finale, va detto, tiene conto solo del numero di denunce ogni 100 mila abitanti. Tutti i dettagli nel servizio TgPadova.
IN VENETO fanno peggio Venezia (ottava) e Verona, diciannovesima. Rovigo e Vicenza sono a cavallo della cinquantesima posizione, Belluno è 96esima, Treviso 101esima. La Marca però è simbolo di una tendenza della classifica 2025: il boom di minori denunciati. A Treviso il numero maggiore di segnalazioni in Italia. Venezia invece spicca per denunce per furti con destrezza: inevitabile pensare al fenomeno pickpocket (AUDIO)
SICUREZZA Padova è all’ottavo posto nazionale per reati legati agli stupefacenti e addirittura quinta per spaccio, con 618 denunce nel 2025. Un dato in lieve calo rispetto al 2024 ma che conferma come la droga rimanga la principale emergenza urbana, tra piazze di spaccio radicate e un consumo sempre più trasversale.
Sul fronte dei furti, il 2025 segna un incremento significativo: 16.189 denunce totali (+17% sull’anno precedente), con una media di 1.735 episodi ogni 100mila abitanti. Padova è al 22° posto nazionale per numero complessivo di furti, ma balza al 4° posto per quelli in abitazione (4.034 casi). Nel 2024, la provincia era 31esima: un peggioramento netto, che riflette la ripresa post-pandemica dei reati predatori e l’ampiezza del tessuto residenziale.
Nel 2025, più rapine denunciate: 382 contro le 280 del 2024. Più insidioso invece il fronte dei reati economici: le frode informatiche sono salite a 3.979 casi, pari a 426 denunce ogni 100mila abitanti, segno che la criminalità si sta spostando sempre più dietro lo schermo di un computer.A preoccupare è anche l’usura, con 3 denunce ufficiali nel 2025 (23° posto), in linea con i 3 casi “conclamati” del 2024: un indicatore che fotografa non solo la criminalità, ma anche la fragilità sociale di una parte del tessuto produttivo e familiare.

