VIDEO | Chiedono infrastrutture e spinta ad innovare: PMI a confronto con il candidato Stefani
È durato oltre un’ora il confronto tra Confapi Padova e l’onorevole Alberto Stefani, candidato alla presidenza della Regione Veneto, nel nuovo appuntamento del ciclo di incontri che l’Associazione delle piccole e medie industrie ha avviato con i protagonisti della prossima tornata elettorale. L’incontro si è svolto nella sede di Vebi - Istituto Biochimico di Borgoricco, azienda associata a Confapi Padova e realtà di riferimento del settore chimico, e ha visto la partecipazione di una platea gremita di imprenditori e rappresentanti del mondo produttivo, oltre ai vertici regionali delle associazioni della sanità privata, a partire da Confapi Salute, e al sindaco di Borgoricco Gianluca Pedron.
Ad aprire il confronto, moderato dal direttore di Confapi Padova Davide D’Onofrio, il presidente Marco Trevisan, che ha richiamato le difficoltà strutturali che ancora gravano sulle PMI venete: "Siamo la spina dorsale dell’economia privata – ha sottolineato – e lavoriamo con passione, ma il sistema non è calibrato sulle esigenze delle piccole imprese. Il Veneto è cresciuto nonostante il sistema Paese, non grazie al sistema Paese. Scontiamo un livello di tassazione elevato, un costo di energia e gas tra i più alti al mondo e un accesso al credito sempre più complesso. A questo si aggiunge una carenza cronica di infrastrutture, come abbiamo verificato in più incontri sul territorio che da tempo stiamo conducendo, assieme agli amministratori locali".
La risposta di Stefani: “Le imprese chiedono infrastrutture moderne e tempi certi. È un tema che seguo da anni: nel 2021 ho presentato un emendamento al decreto Semplificazioni che potrà permettere la concessione della Brescia-Padova alla Cav. È un lavoro di squadra, già avviato con il ministro Matteo Salvini: questo permetterà di trattenere i proventi dei pedaggi e reinvestirli nel territorio, rendendo più rapide e mirate le opere necessarie». Sulle multiutility, Stefani ha parlato di una «grande operazione di razionalizzazione» per creare «un unico bacino integrato, capace di pesare davvero sul mercato, evitando frammentazioni che oggi riducono la nostra forza contrattuale”. I dettagli nel servizio TgPadova