VIDEO | Arrivederci Gattamelata: uno dei simboli di Padova smontato per tornare a splendere
Per una decina di minuti, Erasmo da Narni, si è goduto Padova dall’alto. Lui che di Padova è uno dei profili, ha lasciato l’inseparabile cavallo con un calo lento, solenne, che segna l’avvio di un restauro che durerà un anno e mezzo almeno. Davanti alla Basilica del Santo, il cavaliere del monumento equestre di Donatello – oltre 500 kili di peso - è stato imbragato con precisione millimetrica da restauratori, ingegneri, architetti e impresari.
È la terza “discesa” nella vicenda del Gattamelata: la prima risale al 1917, quando fu salvato da guerra e saccheggi e venne portato a Roma; la seconda nel 1940, nel clima dell’imminente conflitto, con ricovero all’abbazia di Carceri d’Este. Ora, dopo 85 anni, il Gattamelata è tornato a terra. Nelle prossime ore toccherà al cavallo. Negli ultimi tre anni sono stati protetti da impalcature per capire il male, che li affligge: nei prossimi due verranno curati nelle sale dell’ex Museo Civico.E poi? Tornerà in piazza o rimarrà dentro un museo? Per la Soprintendenza è presto per la valutazione: “Solo i rilievi dei prossimi mesi determineranno il suo destino” ha detto la Soprintendente Marta Mazza.
Palazzo Moroni però auspica che il simbolo di Padova ritorni presto nel suo posto. “E se i tecnici diranno che per le condizioni di deterioramento non sarà possibile - ha detto l'assessore alla cultura Colasio - Allora che venga fatta una copia precisa dell'opera”. Ne parliamo nel servizio TgPadova.

