Cronaca di Ilaria Caiazzo , 14/10/2025 14:13

VIDEO | Lo sfratto, la Molotov e la cattura del terzo fratello: la ricostruzione dell'esplosione

È successo tutto alle 3:14 di questa notte in via San Martino a Forette di Castel d’Azzano. Un’esplosione violentissima che ha ridotto in macerie un vecchio casolare, occupato da anni dai tre fratelli Ramponi: Franco, Maria Luisa e Dino. Da tempo si opponevano allo sfratto dell’immobile, arrivando più volte a minacciare di appiccare il fuoco. L’ultima intimidazione documentata, infatti, risaliva allo scorso ottobre.
 

Secondo le prime ricostruzioni, sarebbe stata proprio Maria Luisa Ramponi a innescare l’esplosione, quando gli agenti hanno fatto irruzione per un controllo, dopo alcune segnalazioni su possibili armi artigianali. All’interno della casa, infatti, sono state trovate molotov e bombole a gas.


Tre agenti hanno perso la vita: due provenienti da Padova, uno da Mestre. Ventisette invece i feriti soccorsi dal Suem portati al pronto soccorso: tra loro anche Maria Luisa, gravemente ustionata e in terapia intensiva, e il fratello Dino, già dimesso. Il terzo fratello, Franco Ramponi, 65 anni, era riuscito a fuggire nascondendosi nei campi di mais intorno alla zona. Dopo ore di ricerche, anche con l’ausilio di un elicottero, è stato poi individuato e arrestato.


Fin dalle prime ore del mattino, la zona è stata raggiunta da giornalisti e troupe televisive da tutta Italia, mentre la procura ha aperto un’inchiesta: si indaga per strage. Nei prossimi giorni saranno ascoltati i superstiti e analizzati i resti dell’edificio.