IMMIGRAZIONE CLANDESTINA | Torre Belvedere, B&B abusivo: alloggiati 16 cinesi, 5 irregolari

Ancora alla Torre Belvedere in zona Stazione. La Polizia ha scoperto all'interno di uno degli appartamenti l'allestimento di un B&B abusivo gestito di una coppia di cinesi che ospitavano, dietro al pagamento di 15 euro al giorno, ben 16 connazionali di cui cinque irregolari.
La coppia è stata denunciata per favoreggiamento dell’immigrazione clandestina e per mancata comunicazione degli alloggiati all’autorità di pubblica sicurezza. Agli stessi è stata inoltre applicata la sanzione amministrativa di 2.000 euro per l’esercizio abusivo di attività ricettiva. L’appartamento, che si presentava in pessime condizioni igienico-sanitarie, è stato sottoposto a sequestro preventivo.
Dopo l'identificazione dei soggetti, tutti incensurati, il Questore Marco Odorisio ha immediatamente attivato l’ufficio immigrazione per la verifica della loro regolarità sul territorio nazionale. Dei 16 cinesi accompagnati in questura, 5 sono risultati irregolari e pertanto uno è stato accompagnato al c.p.r. di Gradisca d’Isonzo. Nei confronti di altri due, muniti di passaporto, è stata attivata la procedura dell’espulsione con rimpatrio e accompagnamento presso il loro paese di origine con volo diretto Milano-Pechino. Per gli ultimi due invece è stata disposta l’espulsione con l’ordine di allontanarsi dall’Italia entro 7 giorni.
L'OPERAZIONE Gli agenti della Squadra Mobile, in collaborazione con la Divisione di Polizia Amministrativa e l’Ufficio Immigrazione e con l’ausilio di una unità cinofila della Polizia, hanno individuato e poi controllato un appartamento, all’interno della Torre Belvedere, in Piazzale Stazione a Padova.
Il controllo nasce dalla segnalazione di alcuni residenti che avevano notato un sospetto andirivieni di un numero rilevante di soggetti asiatici, quasi tutti di sesso maschile. Così, nel corso della mattinata del 1° ottobre, i poliziotti hanno effettuato alcuni controlli in zona Stazione, individuando con esattezza l’appartamento in cui erano stati notati i movimenti sospetti. Una volta entrati si sono trovati di fronte uno scenario preoccupante: locali e stanze in condizioni igienico-sanitarie pressoché inesistenti.
Nell’appartamento, composto da 4 stanze e due bagni, vi erano numerosi posti letto, con materassi messi sul pavimento, anche nei corridoi e addirittura in un bagno; tutte le stanze si presentavano in completo disordine e sporcizia con capi di abbigliamento ammassati. All’interno delle stanze sono stati trovati ben 16 cittadini cinesi, con età compresa tra i 20 e i 61 anni.
E’ stata poi identificata dagli agenti della Squadra Mobile la coppia, marito e moglie di nazionalità cinese, entrambi 50enni, che gestivano l’attività illecita ai danni dei connazionali. La donna, intestataria del contratto di locazione, era già stata indagata per favoreggiamento dell’immigrazione clandestina dalla Questura di Padova a marzo 2025, mentre il marito nel 2022 era stato indagato per emissione di false fatturazioni per operazioni inesistenti. Tutte le persone ospitate abusivamente nell’abitazione sono state poi accompagnate in Questura in quanto quasi tutte prive di documenti, al fine dell'identificazione. Si tratta di cittadini cinesi, in totale 16 tra cui una donna, tutti incensurati.
Dagli accertamenti è emerso che la coppia dava alloggio ai connazionali ad una tariffa di 15 euro al giorno per il solo pernottamento, come se si trattasse di un albergo, ma senza alcuna registrazione della loro presenza.
Alla luce degli accertamenti la Squadra Mobile ha provveduto a porre sotto sequestro preventivo l'appartamento, con la donna che è stata denunciata all’Autorità Giudiziaria per favoreggiamento all’immigrazione clandestina, così come il coniuge. La Divisione di Polizia amministrativa ha invece denunciato la coppia per la mancata comunicazione degli alloggiati all’Autorità di pubblica sicurezza e sanzionato amministrativamente per 2.000 euro i coniugi per esercizio abusivo dell’attività ricettiva.
Nei confronti di tutte le persone identificate, il Questore ha poi attivato immediatamente l’Ufficio Immigrazione, al fine di verificare la posizione sul territorio nazionale degli ospiti cinesi: è stata così riscontrata la posizione di irregolarità per cinque di essi.
In particolare, un cittadino cinese, 33enne, entrato in Italia dalla Frontiera di Ventimiglia nel febbraio 2025, con precedenti di polizia in materia di false generalità, è risultato irregolare sul territorio nazionale in quanto privo di qualsiasi titolo di soggiorno e già destinatario di un provvedimento di espulsione emesso dal Prefetto di Varese nel mese di settembre 2025. Accertata l’irregolarità, nei suoi confronti è stato emesso un decreto di espulsione del Prefetto e di trattenimento del Questore della provincia di Padova, con conseguente accompagnamento coattivo al Centro per i Rimpatri di Gradisca di Isonzo.
E’ stata inoltre verificata la posizione di altri due cittadini cinesi, di 47 e 61 anni, rispettivamente entrati in Italia nel 2024 dalla Frontiera di Ventimiglia e nel 2017 dalla Frontiera di Milano Malpensa. All’esito degli accertamenti amministrativi predisposti da cui si riscontrava la loro irregolarità sul territorio nazionale, non avendo mai richiesto alcun titolo di soggiorno, sono stati adottati due provvedimenti di espulsione con accompagnamento immediato in frontiera. Sono state pertanto attivate le procedure per il rimpatrio definitivo, previa convalida da parte del Giudice di Pace, con volo previsto nella giornata di venerdì 3 ottobre, presso l’aeroporto di Milano Malpensa con destinazione Pechino.
Nei confronti di altri due cittadini cinesi, di 37 e 20 anni, rispettivamente entrati in Italia nel 2016 dalla Frontiera di Roma Fiumicino e nell’aprile del 2025 dalla Frontiera di Trieste, accertato anche in tale caso lo stato di irregolarità in quanto privi di un titolo valido al soggiorno, sono stati emessi due provvedimenti di espulsione con l’ordine di lasciare il territorio nazionale entro 7 giorni.