VIDEO | Finanza: sequestrati 156mila prodotti di cancelleria non sicuri. Due denunce
In vista dell'inizio del nuovo anno scolastico la Guardia di Finanza ha inasprito i controlli sui prodotti di cancelleria. In particolare si sono concentrati nei capannoni dei grossisti operanti nella zona industriale di Padova scoprendo circa 156 mila prodotti di cancelleria del tipo evidenziatori, matite, penne, pennarelli, correttori, temperamatite e nastri, venduti con modalità non conformi alle norme penali e alle vigenti prescrizioni di sicurezza per i consumatori.
Degni di nota almeno due interventi.
In un primo caso, eseguito nel mese di agosto, sono stati individuati oltre 63.000 prodotti di cancelleria riportanti il segno distintivo mendace “CE”, fraudolentemente apposto al fine di indurre i consumatori a ritenere di trovarsi di fronte a prodotti testati e sicuri, in realtà prodotti in Cina e non in Europa e importati dall’azienda venditrice senza alcuna verifica della conformità agli standard comunitari e nazionali. I militari hanno proceduto al sequestro probatorio dei prodotti e alla segnalazione dell’amministratore delegato dell'azienda per i reati di frode in commercio, vendita di prodotti industriali con segni mendaci e ricettazione, denunciando anche la società interessata per responsabilità amministrativa.
Nel corso di un secondo intervento, svolto invece nei primi giorni di settembre, sono stati identificati circa 93.000 articoli di cancelleria, privi delle necessarie indicazioni identificative del distributore, in violazione delle norme del codice del consumo che obbligano ogni rivenditore a identificare il “responsabile” del prodotto e a fornire indicazioni utili alla valutazione e alla prevenzione dei rischi derivanti dall’uso dello stesso. La merce, all’esito dell’intervento, è stata sequestrata e i militari hanno proceduto a contestare amministrativamente la violazione delle norme del codice del consumo a tutela della salute dei consumatori, irrogando una sanzione pecuniaria fino a 30 mila euro nei confronti del legale rappresentante del centro ingrosso, segnalato alla Camera di Commercio di Padova.
Per entrambi i sequestri sono in corso accertamenti sulla qualità e tipologia dei materiali utilizzati, grazie all’ausilio del Laboratorio Chimico dell’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli.