FLOTILLA | Droni attaccano navi nella notte, colpita imbarcazione dove c’è il padovano Compasso

La Flotilla è sotto attacco.
A denunciare il fatto è il giornalista padovano Ivan Compasso che, imbarcato, sui social racconta: “Sono le 3 di notte e si contano almeno 9 attacchi lanciati da Israele in acque internazionali su natanti composti da civili carichi di aiuti umanitari. Chissà se qualcuno ne risponderà. Alle 3 e 11 un drone ha preso di mira anche la Luna Bark, il veliero dove siamo imbarcati. Il drone ha cercato di colpire l’albero e la randa danneggiandola”.
All'alba di mercoledì 24 settembre, alcuni droni hanno preso di mira con attacchi incendiari e rilascio di sostanze urticanti le imbarcazioni della Flotilla mentre le navi si trovavano in acque internazionali al largo di Creta.
Flash bomb e sostanze urticanti: il numero di attacchi alle navi aumenta con l’avanzare della notte.
Servirà la luce del giorno per una effettiva conta dei danni.
La Global Sumud Flotilla è la più grande missione marittima civile mai organizzata. L'obiettivo è quello di rompere l'assedio navale di Gaza nel Mediterraneo per far entrare cibo, acqua e medicinali, beni di prima necessità in soccorso al popolo palestinese.
L’arrivo a Gaza è previsto per fine settembre.
COSA E' SUCCESSO NELLA NOTTE Sono state colpite le imbarcazioni di Italia, Inghilterra e Polonia. "E' stato come un attacco ai tre Paesi. E' un episodio molto grave, che crea un precedente. Ci auguriamo che la politica intervenga". A dirlo Maria Elena Delia, portavoce per l'Italia della Global Sumud Flotilla, in merito all'attacco della scorsa notte con i droni. "Siamo stati attaccati da almeno quindici droni - racconta - prima hanno scaricato sostanze urticanti, poi hanno prodotto bombe sonore e infine si sono schiantati addosso alle barche. Sono 4/5 quelle danneggiate, tra cui la nostra, e non potranno più navigare a vela. L'attacco è durato un paio di ore e ha l'intento di sfiancare psicologicamente le persone che si trovano sulle barche di notte, al buio, in mare aperto - dice Delia -. E' un atto criminale contro una flotta civile - sottolinea - Noi non ci faremo intimidire, perché sappiamo di navigare in totale legalità, e andiamo avanti nel nostro viaggio diretti a Gaza per portare aiuti alla popolazione stremata".