Cronaca di Redazione , 22/09/2025 5:43

Rubano la borsa ad una donna mentre è in auto: arrestati due 43enni pregiudicati

Furto di una borsa
Furto di una borsa

La Polizia ha arrestato due uomini, entrambi di 43 anni, nati in provincia di Venezia e residenti in un campo nomadi di Padova, entrambi con numerosi precedenti per reati contro il patrimonio, sorpresi a commettere un furto su auto in sosta in via Vigonovese.  In concorso con loro sono stati denunciati i due figli di 18 e 22 anni di uno dei due uomini, presenti durante il furto. 
I due arrestati sono inoltre sospettati di essere gli autori di numerosi altri episodi simili verificatisi nelle ultime settimane a Padova.

I FATTI Gli investigatori della Squadra Mobile da giorni avevano individuato un’autovettura BMW grigio chiaro, sospettata di essere in uso a sconosciuti che si erano resi responsabili di alcuni furti aggravati a bordo di auto a Padova e nei comuni della prima cintura. 

Lo studio del modus operandi dei criminali, delle loro abitudini, delle zone maggiormente colpite e una capillare attività di ricerca sul territorio, hanno permesso alla Squadra Mobile di intercettare il veicolo, con a bordo 4 persone, nel tardo pomeriggio di mercoledì mentre percorreva una via cittadina a bassa velocità. 
I poliziotti hanno iniziato a seguire l’autovettura organizzandosi in più equipaggi che ne hanno seguito i movimenti per tutta la serata, notando che i loro spostamenti erano evidentemente finalizzati a monitorare le principali aree di sosta cittadine e le vie isolate, alla ricerca di qualche veicolo su cui commettere furti. 
In effetti il mezzo sospetto ad un certo punto si è fermato in via Vigonovese, nei pressi di un ristorante. Dall’auto è sceso uno degli occupanti che, dopo essersi avvicinato ad un’auto di grossa cilindrata accostata a lato strada, prelevava qualcosa dall’abitacolo dopo aver aperto velocemente lo sportello destro mentre la conducente era distratta da una telefonata e tornava poi rapidamente sull’auto da cui era sceso, dove lo attendevano i complici, prima di allontanarsi. 
Raggiunta e fermata poco dopo l’auto sospetta, i più giovani che occupavano il sedile posteriore della BMW, si davano a precipitosa fuga e due poliziotti, dopo averli rincorsi per più di un chilometro, riuscivano a bloccarli. 
Gli altri due occupanti del veicolo venivano identificati dai poliziotti che, a seguito di perquisizione, trovavano all’interno del mezzo una borsa contenente circa 1000 euro e i documenti di una donna cinese, la proprietaria della Mercedes ferma poco prima in via Vigonovese, che veniva rintracciata e lamentava il furto della sua borsa dal sedile passeggero dove l’aveva appoggiata mentre era impegnata in una telefonata.

La perquisizione dell’auto dei ladri permesso ai poliziotti di trovare nel veicolo numerosi arnesi da scasso, punte da trapano e martelletti utilizzati per infrangere i vetri di auto e abitazioni, torce, guanti, mascherine e passamontagna utili per il travisamento durante i furti.

Accompagnati i quattro fermati in Questura i poliziotti hanno proceduto alla loro identificazione e all’arresto in flagranza del conducente e del passeggero, che materialmente aveva commesso il furto, mentre i due più giovani, figli di uno dei due, venivano denunciati in concorso con gli altri due per furto aggravato.

L’attività della Squadra Mobile è proseguita in quanto gli arrestati sono stati altresì indagati per furto aggravato, poiché ritenuti autori di un furto commesso con analoghe modalità la sera del 10 settembre scorso ai danni di un altro cittadino cinese cui è stata sottratta una borsa contenente 20.000 Euro in contanti mentre stava effettuando rifornimento della propria auto ad un distributore di Corso Stati Uniti e un furto commesso il 12 settembre presso l’area di servizio Limenella quando ignoti infrangevano il vetro di un’autovettura di un turista olandese per rubargli uno zainetto contenente una macchina fotografica di valore e vari effetti personali, e numerosi altri episodi simili verificatisi in città e Provincia nelle ultime settimane.

I due arrestati sono stati ristretti nella casa circondariale di Padova. Al termine del processo gli è stata applicata la misura cautelare dell’obbligo di dimora nel comune di Padova, con il divieto di allontanarsi dalla propria abitazione in orario notturno.