Tavolo Tecnico Zonale Provinciale: presentate e approvate le misure di contenimento dell’inquina

Si è svolta oggi nella sede di piazza Bardella della Provincia di Padova, la riunione dei sindaci e delegati al Tavolo Tecnico Zonale provinciale (TTZ). Alla riunione hanno partecipato i sindaci (o loro delegati) di 55 Comuni (per un totale di 718.183 abitanti su 932.704) e di Arpav. Nel corso degli ultimi anni, il numero dei Comuni che ha aderito alle misure di contenimento è aumentato, passando da 31 del 2022 ai 71 del 2023, a 80 del 2024. L’esito della votazione odierna ha fatto registrare due Comuni astenuti, due contrari e il resto favorevole.
Tra le novità introdotte dalle disposizioni regionali di quest’anno, si segnala un cambiamento rilevante rispetto alle tempistiche di adesione da parte dei Comuni. A differenza degli anni precedenti, in cui i Comuni potevano adottare le misure contro l’inquinamento anche in un momento successivo, per il 2025 è richiesto che le ordinanze vengano adottate entro il 1° ottobre.
Per agevolare l’attività amministrativa dei Comuni, la Provincia ha comunicato la disponibilità a fornire supporto e affiancamento agli uffici comunali nella predisposizione delle bozze di ordinanza, tenendo conto della tipologia di limitazioni da adottare in base alla collocazione geografica (agglomerato urbano o area extraurbana) e alla dimensione demografica (Comuni con popolazione superiore o inferiore ai 10 mila).
MISURE DI CONTENIMENTO: LE NOVITÀ 2025 PER TUTTI I COMUNI
Combustione all’aperto, falò e fuochi d’artificio sono alcune delle novità previste fin dal livello “verde” e per tutti i Comuni, contenute nelle disposizioni di quest’anno, unitamente alla possibilità di derogare al blocco degli Euro 5 categoria M1 (auto fino a 9 posti) quando il livello di inquinamento è “verde” e al divieto assoluto di sosta in auto a motore acceso.
Il divieto assoluto riguarda anche la combustione all’aperto di residui vegetali, anche di modiche quantità. È vietato accendere falò tradizionali e fuochi d’artificio (sia pubblici, sia privati), ad accezione di un massimo di due eventi complessivi in occasione di festeggiamenti tradizionali, qualora promossi o autorizzati dal Comune, purché il livello sia “verde”, assicurando che la biomassa utilizzata per il falò sia ben stagionata e priva di residui.
Con livello “arancione” e “rosso”, è vietato per tutti i veicoli, la sosta a motore acceso; è vietato alle attività economiche accendere barbecue e bracieri per caldarroste all’aperto, per i quali sia impiegato combustibile solido. Nessuna limitazione se vengono utilizzati ad esempio barbecue a gas, anche all’esterno. Nessuna limitazione per le attività economico commerciali (es. ristoranti) se l'attività di cottura con griglia è svolta all’interno dei locali.
L’aggiornamento del PRTRA stabilisce inoltre il potenziamento dei controlli soprattutto per quanto riguarda le limitazioni del traffico, l’utilizzo degli impianti termici a biomassa legnosa, di combustioni all’aperto e di spandimento dei liquami.
LE CONFERME
Con livello “verde” si stabilisce il limite di 19° centigradi per le temperature medie negli edifici (scende a 18°C con livello “arancio” e “rosso”) e di 17° centigradi per gli edifici destinati ad attività industriali e artigianali. In entrambi i casi la tolleranza prevista è di due gradi Celsius e sono fatte salve le eccezioni di legge. Sono esonerati dalle limitazioni asili nido, scuole materne e scuole dell’infanzia.
Confermato l’obbligo di chiusura delle porte comunicanti con l’esterno per gli esercizi commerciali/con accesso al pubblico, in presenza di impianti (misura che riguarda anche i condizionatori e che pertanto sarà in vigore anche nel periodo estivo per consentire il risparmio energetico).
Confermate anche le “domeniche ecologiche” che quest’anno saranno: il 5 ottobre, il 9 novembre, il 7 dicembre, il 25 gennaio, il 22 febbraio, il 22 marzo, il 26 aprile (domenica della Padova Marathon).
Come accaduto nella stagione precedente, la Provincia di Padova attiverà uno strumento digitale per fornire aggiornamenti in tempo reale relativamente ai livelli di inquinamento atmosferico registrati e alle ordinanze adottate nei Comuni d’interesse: si tratta del sito internet laprovinciarespira.it, online secondo le nuove disposizioni, da fine ottobre.
LE DEROGHE
L’elenco delle deroghe è contenuto all’interno della disposizione provinciale. Fra le voci elencate, sono esclusi dalle limitazioni i veicoli delle ditte impegnate nei cantieri collegati ai lavori che rientrano nell’ambito del PNRR; i veicoli afferenti il commercio per il carico/scarico, i veicoli dei privati dal livello “verde” all’allerta “arancio” nel periodo che va dal 13 dicembre al 6 gennaio. È inoltre prevista una deroga per tutti i veicoli e per tutti i livelli nei giorni 25 e 26 dicembre.
Le altre deroghe alle limitazioni alla circolazione rimangono valide solo per casi specifici di interesse pubblico o sociale, come ad esempio per il trasporto di persone con disabilità o sottoposte a terapie indispensabili.
LA RELAZIONE SULLA QUALITÀ DELL’ARIA
In merito agli inquinanti, Arpav ha presentato la relazione 2024 dei dati relativi ai livelli in atmosfera registrati sia a livello regionale, sia – pertanto - dalle sette centraline collocate in territorio provinciale (Padova Arcella, Padova Granze, Padova Mandria, Alta Padovana Santa Giustina in Colle, Monselice, Este, Parco Colli Euganei) e delle altre collocate in territorio regionale[1].
Secondo quanto riportato nelle conclusioni della relazione, “I risultati presentati evidenziano che nel 2024, analogamente agli anni precedenti, le principali criticità per la qualità dell’aria in Veneto sono state rappresentate dal superamento diffuso sul territorio regionale del valore limite giornaliero per il PM10 e dal superamento generalizzato dell’obiettivo a lungo termine per la protezione della salute umana dell’ozono. Il valore limite annuale per il PM10 invece, come accade dal 2018, non è stato superato in alcuna stazione della rete. Anche il PM2.5, negli ultimi quattro anni, non ha fatto registrare superamenti del valore limite annuale, a differenza di quanto accadeva in precedenza.
[…] In sintesi, l’anno 2024 è stato dunque caratterizzato da una sostanziale stabilità delle concentrazioni medie di PM10 e dalla riduzione degli episodi di superamento delle soglie per l’ozono rispetto all’anno precedente. Anche le concentrazioni di benzo(a)pirene sono rimaste complessivamente stazionarie nel 2024; a tal proposito occorre rammentare che la sorgente emissiva principale di tale inquinante è costituita dalla combustione di biomassa per il riscaldamento domestico che, come evidenziato dall’indagine sulla legna condotta da ARPAV, nell’ambito del progetto PREPAIR, risulta essere una pratica piuttosto diffusa in tutta la Regione”.
IL DOCUMENTO REGIONALE
La Regione Veneto ha approvato l’aggiornamento del Piano Regionale di Tutela e Risanamento dell’Atmosfera con Delibera di Giunta (n. 377 del 15 aprile 2025), in linea con quanto richiesto a livello nazionale ed europeo per garantire il rispetto dei limiti di qualità dell’aria.
L’aggiornamento del Piano rappresenta un documento per il contrasto all’inquinamento atmosferico in particolare nella pianura padana, dove persistono superamenti del limite di legge per il PM10 (polveri sottili). Il provvedimento integra le azioni già in atto, tenendo conto delle nuove evidenze scientifiche, degli sviluppi energetici recenti e delle indicazioni del Programma Nazionale per il Controllo dell’Inquinamento Atmosferico (PNCIA e del Piano Nazionale Integrato per l’Energia e il Clima (PNIEC).
Tra i principali ambiti di intervento confermati:
- il settore energetico, con particolare attenzione alla combustione di biomasse legnose;
- il settore dei trasporti stradali;
- il comparto agrozootecnico;
- le attività produttive.
Il nuovo Piano prevede misure sia restrittive sia di supporto, come bandi di finanziamento, incentivi, criteri premianti e campagne di informazione rivolte a cittadini, imprese ed enti pubblici.
Per la stagione invernale 2025-2026 (1ottobre-30 aprile), sono previste azioni graduali in base ai livelli di allerta PM10, con tre scenari:
- Verde – nessuna allerta;
- Arancio – allerta 1;
- Rosso – allerta 2.
Sono inoltre confermate le misure previste dall’Accordo di Bacino Padano, condivise con le Regioni Lombardia, Emilia-Romagna e Piemonte, tra cui:
- limitazioni alla circolazione dei veicoli più inquinanti;
- azioni alternative come il progetto Move-In, già attivo in Veneto;
- promozione di controlli da parte dei Comuni, con possibilità di contributi per l’attuazione dei programmi di verifica.
Infine, il Piano richiama l’attenzione sul rispetto delle norme in materia di spandimento degli effluenti zootecnici, in conformità con il Programma d’Azione per le Zone Vulnerabili ai Nitrati, in particolare nei giorni di allerta per il PM10.
LE DICHIARAZIONI
Valentino Turetta, consigliere della Provincia di Padova con delega all’Ambiente: «Le nuove disposizioni regionali per la stagione 2025 rappresentano un ulteriore passo avanti nel percorso di tutela della qualità dell’aria e della salute pubblica, nel rispetto delle indicazioni europee e nazionali.
Questo TTZ apprezza la volontà della Regione di cercare di affiancare alle limitazioni anche delle misure di sostegno per facilitare, ai soggetti attuatori, l’applicazione delle restrizioni. Mi riferisco per esempio al divieto assoluto di combustione all’aperto (anche dei residui vegetali in agricoltura) con gli incentivi per l’acquisto di trituratori.
Alla richiesta di effettuare da parte dei Comuni coinvolti maggiori controlli, la Regione si impegna ad erogare dei contributi ad hoc.
La Provincia di Padova ha coinvolto da subito tutti i soggetti direttamente coinvolti dalle limitazioni: le Associazioni di categoria e le Istituzioni ascoltando le varie istanze e portandole tutte all’attenzione della Regione.
Seppur con un approccio improntato alla responsabilità condivisa ed alla sostenibilità ambientale, la Provincia assieme al Comune di Padova, non hanno mai perso di vista le esigenze del comparto produttivo ed economico, raggiungendo con questa disposizione un buon compromesso.
Confermiamo l’impegno della Provincia a supportare i Comuni, anche attraverso strumenti digitali come il portale “laprovinciarespira.it”, che sarà nuovamente attivo per offrire informazioni puntuali e aggiornate. Riteniamo fondamentale il rafforzamento della collaborazione istituzionale, affinché le misure previste possano essere applicate in modo efficace e coordinato su tutto il territorio.
Un ringraziamento doveroso al Comune di Padova per l costante collaborazione ed alla Regione del Veneto per aver sempre prontamente riscontrato tutti i quesiti e chiarimenti richiesti».
Samuele Grandin, dirigente del settore Ambiente della Provincia di Padova: «Iltema dell’inquinamento atmosferico è particolarmente sensibile e delicato, e richiede attenzione e senso di responsabilità, in quanto tocca direttamente la tutela dell’ambiente e della salute dei cittadini. È incoraggiante constatare che la qualità dell’aria stia mostrando segnali di miglioramento, frutto degli sforzi congiunti messi in campo da tutti i soggetti coinvolti, ciascuno secondo le proprie competenze.
Questo andamento positivo deve rappresentare uno stimolo a proseguire e rafforzare l’impegno. In tale direzione va letto anche il dato relativo alla stagione 2024/2025, durante la quale ben 80 Comuni su 101 della provincia di Padova, hanno adottato ordinanze per il contenimento dell’inquinamento atmosferico nel periodo compreso tra ottobre e aprile: un risultato significativo che conferma la crescente attenzione degli enti locali verso queste tematiche».