VIDEO | "Lotto contro un linfoma", l'annuncio sui social del sindaco Giraldo
“Sono un samurai e lotterò sempre! Non si molla!” E’ il Kiai di Michele Giraldo, sindaco di Brugine. Come i guerrieri giapponesi, un grido di guerra per intimidire il nemico e unificare le energie durante la battaglia. Un grido sui social, per annunciare di essere malato: un linfoma – ha specificato il primo cittadino, 42 anni - Un tumore maligno del sangue. “Si può guarire con la chemioterapia che inizio oggi e durerà sei mesi, poi si vedrà”.
Giraldo, primo cittadino di Brugine dal 2014, al terzo mandato, condividendo pubblicamente la difficile prova che lo attende ha in disciplina del samurai e quella del malato. Perché il samurai si allena ogni giorno, anche quando non c’è battaglia. E chi affronta una malattia vive una disciplina altrettanto ferrea: visite, terapie, orari da rispettare, rinunce quotidiane. L’arma non è la katana, ma la costanza.
“Combatterò con tutte le mie forze, come ogni volta, perché di fronte al nemico non si abbassa mai lo sguardo, si lotta e se proprio si viene sconfitti si muore con onore sul campo di battaglia”.
Il samurai segue il Bushidō, il codice dei valori: lealtà, coraggio, rettitudine. Chi affronta la malattia crea un proprio “codice”: fidarsi dei medici, avere il coraggio di sopportare gli effetti collaterali, restare onesto con sé stesso e i propri limiti. “Da oggi inizia la mia seconda vita” ha aggiunto.
Già tantissimi i messaggi di vicinanza e incoraggiamento: il mondo della politica, in maniera trasversale, i concittadini, i tanti utenti dei social che si sono trovati di fronte allo shockante post. Incoraggiamento e sostegno, come a bilanciare la solitudine del combattente. Perché il samurai combatte in duello, anche se fa parte di un clan. E il malato ha il suo clan: riceve aiuto da famiglia e medici. Ma la battaglia finale – la resistenza del corpo e della mente – è personale.