Cronaca di Redazione , 04/09/2025 8:14

CARABINIERI | Viola il divieto di avvicinamento all'ex moglie: arrestato un 62enne

Carabinieri
Carabinieri

Nella serata di martedì 2 settembre, a Selvazzano Dentro (PD), i Carabinieri della Stazione di Sarmeola di Rubano hanno arrestato un uomo di 62 anni, residente a Rovolon, per la presunta violazione delle misure cautelari che gli imponevano l’allontanamento dalla ex moglie e il divieto di avvicinarsi ai luoghi da lei frequentati.

L'intervento dei militari è stato reso possibile grazie all’attivazione del braccialetto elettronico di sorveglianza, che ha segnalato la presenza dell’uomo a una distanza inferiore a quella consentita dall’abitazione della donna. L’uomo è stato fermato nei pressi del domicilio della ex e trattenuto presso le Camere di Sicurezza del Comando Provinciale di Padova, in attesa dell’udienza per direttissima. Nella giornata successiva, il giudice ha convalidato l’arresto e disposto per lui l’ulteriore misura cautelare dell’obbligo di dimora nel comune di Rovolon.

L’arresto si inserisce in un quadro investigativo già avviato nei mesi precedenti. Lo scorso 23 luglio, infatti, su disposizione della Procura della Repubblica di Padova, all’uomo erano state imposte le misure cautelari del divieto di avvicinamento alla persona offesa e della dimora nei comuni di Selvazzano Dentro, Abano Terme, Rubano e Rovolon. Tali provvedimenti erano scaturiti da una serie di gravi episodi di presunti atti persecutori e maltrattamenti ai danni della ex moglie.

Secondo quanto emerso dalle indagini, l’uomo era già stato arrestato nell’ottobre 2024 per maltrattamenti in famiglia e violazione di precedenti misure restrittive. Dopo essere stato scarcerato nei primi giorni di giugno 2025, avrebbe ripreso a perseguitare la donna, presentandosi più volte sotto casa, rivolgendole insulti e minacce, arrivando anche ad aggredirla fisicamente. Comportamenti simili sarebbero stati rivolti anche ai familiari della vittima, in particolare alla sorella e al figlio, ritenuti responsabili della sua detenzione.

La donna, profondamente scossa e costretta a modificare le proprie abitudini di vita, si è infine rivolta ai Carabinieri denunciando i fatti, da cui sono scaturite le attuali misure giudiziarie.