Cronaca di Redazione , 16/08/2025 9:13

Ascom Padova: entro un anno la legge sul diritto alla riparazione su prodotti elettronici

Smartphone
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Un passo importante verso il diritto alla riparazione. Il Consiglio dei ministri ha approvato il disegno di legge per recepire la direttiva Ue 2024/1799, che introduce nuove regole su elettrodomestici e prodotti elettronici. L’entrata in vigore in Italia è attesa, indicativamente, dopo il 31 luglio 2026.

La novità prevede che i produttori siano obbligati a garantire riparazioni rapide, a prezzi “ragionevoli”, con estensione della garanzia di un anno dopo l’intervento e senza ostacoli all’uso di pezzi di ricambio indipendenti. “Si tratta di una svolta – sottolinea Leopoldo Toffano, presidente dei commercianti di elettronica ed elettrodomestici dell’Ascom Confcommercio di Padova e vicepresidente nazionale di Ancra – perché ogni anno in Italia 35 milioni di tonnellate di prodotti ancora utilizzabili diventano rifiuti. Con più riparazioni si potrebbero creare posti di lavoro stabili anche in aree periferiche”.

In Italia oggi operano oltre 300mila imprese di riparazione, un comparto che vale circa 115 miliardi di euro l’anno. Secondo Toffano, però, la nuova legge sarà davvero efficace solo se accompagnata da norme chiare su prezzi calmierati dei pezzi di ricambio, accesso ai manuali tecnici e possibilità di produrre componenti non brevettati con stampanti 3D. “Se cambiare lo schermo di uno smartphone costa l’80% del prodotto nuovo, nessuno sceglierà la riparazione” osserva.

Il provvedimento, oltre all’impatto economico e ambientale, ha anche una valenza sociale: “Il mercato della riparazione dell’usato – continua Toffano – potrebbe diventare un volano di occupazione. Ma serve sostegno con sgravi fiscali e contrasto all’obsolescenza programmata”.

La norma dovrà ora passare al Parlamento per il via libera definitivo. Intanto il consiglio è uno: “Buttiamo via il meno possibile”.