POLIZIA | Contrasto alla criminalità cinese: operazione in 24 province, blitz anche a Padova

Una vasta operazione della Polizia di Stato, coordinata dal Servizio Centrale Operativo (SCO), si è conclusa nei giorni scorsi con un significativo bilancio sul fronte della lotta alla criminalità organizzata di matrice cinese presente in Italia.
L’intervento, definito ad “alto impatto”, ha visto impegnate le Squadre Mobili di 27 città italiane, tra cui Milano, Roma, Prato, Firenze, Padova, Bologna e Catania, con il supporto dei Reparti Prevenzione Crimine. L’obiettivo era contrastare reati connessi all’immigrazione clandestina, sfruttamento della prostituzione e del lavoro, traffico di droga, contraffazione e detenzione abusiva di armi.
I RISULTATI DELL’OPERAZIONE 13 persone arrestate, tra cui: 3 per detenzione ai fini di spaccio, 2 per sfruttamento della prostituzione, 1 per spaccio, resistenza e porto di oggetti atti ad offendere, 1 ricercato per rapina aggravata, 2 per furto, 3 per cumulo pene, 1 per tentata estorsione. 31 persone denunciate a piede libero; 1.942 soggetti identificati; 305 esercizi commerciali controllati, 2 dei quali sottoposti a sequestro; 248 veicoli controllati in 52 posti di blocco; 550 grammi di shaboo sequestrati, pari a circa 5.500 dosi; 29 sanzioni amministrative elevate, per un totale di oltre 73.000 euro; 22.825 euro in contanti sequestrati.
LE INDAGINI Le indagini, avviate su impulso dello SCO, hanno preso di mira soprattutto esercizi e attività gestiti da cittadini cinesi, individuando gruppi criminali ben strutturati, spesso composti da connazionali provenienti dalla stessa zona geografica della Cina e con legami familiari.
Questi gruppi agiscono in modo autonomo ma coordinato, sono attivi in tutta Italia, e colpiscono quasi esclusivamente altri cittadini cinesi. Operano con un forte vincolo interno, adottando logiche mafiose, tra cui intimidazioni, violenze e vendette in stile faida. Documentata anche la presenza di vere e proprie "ali armate" delinquenziali.
Le forze dell’ordine hanno inoltre accertato che questi gruppi mantengono relazioni operative con altre organizzazioni criminali, anche italiane, spartendosi territori e interessi illeciti. Tra le attività più rilevanti emerse anche l’hawala, un sistema clandestino di trasferimento di denaro usato per riciclaggio e pagamenti legati a traffici di droga e migranti. L’operazione si inserisce nel progetto nazionale “Squadra Mobile”, avviato dallo SCO nel 2023, che già ha coinvolto ambiti come devianza giovanile, sfruttamento del lavoro, prostituzione, gioco illegale e irregolarità legate ai flussi migratori.