Discoteca abusiva a sud di Padova: blitz di Carabinieri e Guardia di Finanza, sanzioni pesanti

Padova – Un locale apparentemente riconducibile a un’associazione culturale è stato scoperto essere, di fatto, una discoteca abusiva con somministrazione di alcolici e consumo sul posto di narghilè con melassa. L'operazione congiunta, condotta nelle scorse settimane dai Carabinieri e dalla Guardia di Finanza del Comando Provinciale di Padova – con il supporto del NAS (Nucleo Antisofisticazioni e Sanità) e delle unità cinofile – ha portato a una lunga serie di irregolarità amministrative, sanitarie e penali.
Durante l’intervento, condotto dai militari delle Compagnie di Este, sono stati identificati 35 avventori. I controlli hanno rivelato gravi violazioni in materia di lavoro, sicurezza alimentare e fisco: tra queste, due lavoratori in nero, entrambi irregolari sul territorio nazionale e colpiti da provvedimenti di espulsione, tabacchi di produzione extra-europea privi di autorizzazione e sottratti alle accise, oltre a gravi carenze igienico-sanitarie e assenza del manuale HACCP.
Nel corso dell’ispezione, sono stati sequestrati 4,7 grammi di cocaina, di cui 3,3 nascosti nei locali e 1,4 grammi trovati addosso a un cliente.
Il titolare dell’esercizio è stato denunciato alla Procura della Repubblica di Rovigo per apertura abusiva di locale di pubblico spettacolo e per l’impiego di lavoratori stranieri privi di permesso di soggiorno. A carico dell’attività sono state inoltre comminate sanzioni pecuniarie che vanno da 10.000 a 50.000 euro, con provvedimento di sospensione dell’attività da parte dell’Ispettorato del Lavoro di Padova e analogo provvedimento in via di definizione da parte dell’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli.
L’operazione si inserisce nel più ampio quadro delle attività di controllo del territorio e tutela della sicurezza pubblica portate avanti dalle forze dell’ordine, con attenzione anche agli aspetti economico-finanziari.
Si precisa che il procedimento è nella fase delle indagini preliminari e la responsabilità degli indagati sarà accertata solo all’esito di un eventuale processo.