Cronaca di Redazione , 23/07/2025 1:54

GUERRA | Padovano Artiom Naliato muore in Ucraina mentre combatte l’esercito russo

Artiom Naliato
Artiom Naliato

Era stato adottato da piccolo da una famiglia padovana, ma quando c'è stata l'aggressione della Russia al suo Paese Artiom Naliato ha sentito che l'Ucraina lo chiamava ancora, ed era partito volontario per la guerra. Conflitto nel quale ha trovato la morte, lunedì scorso, durante il bombardamento di un campo di addestramento, nei pressi di Kiev, dove è di stanza la Legione internazionale di difesa territoriale dell'Ucraina. E' stato un suo commilitone, su Messanger, ad avvisare i familiari che Artiom era rimasto ucciso.
    Naliato aveva scelto di lasciare Tribano (Padova) per tornare a difendere la terra natale. Alcune settimane fa era rientrato nella cittadina padovana, poi, il primo giugno, era ripartito per il fronte. La morte risale a lunedì scorso, ma se ne è appresa la notizia solo ieri, attraverso un post su Facebook del sindaco del paese, Massimo Cavazzana.
     "Ci stringiamo con affetto e dolore attorno alla famiglia che lo ha accolto e cresciuto con amore - ha scritto il sindaco - Oggi Tribano perde un suo figlio. Il vuoto che lascia è profondo, ma lo ricorderemo per il coraggio delle sue scelte". "Aveva deciso di combattere una guerra per difendere una terra che aveva nel cuore - ha aggiunto il primo cittadino - Una scelta difficile, drammatica, ma animata da un senso di appartenenza e di responsabilità che non possiamo che rispettare". Nel Paese da due anni in guerra, Artiom aveva un fratello. "Quello che l'ha portato in Ucraina - ha spiegato ancora Cavazzana - è sicuramente la vicinanza al fratello, ma anche la voglia di rendere l'Ucraina libera".
    Lunedì scorso Artiom si trovava in un edificio si un'area adibito all'addestramento dei soldati, quando una bomba ha colpito il palazzo. Il giovane è stato ricoverato in un ospedale del posto, ma non c'è stato nulla da fare. Oltre al paese di Tribano si sono stretti attorno al dolore della famiglia i colleghi ed amici della Aries Srl, l'agenzia vicentina per cui il 21enne lavorava come addetto alla sicurezza.
     La provincia di Padova era stata già toccata nel 2023 dal dolore per la morte in guerra di un altro residente di origine ucraina, Oleh Dozydenko (chiamato Aleksey), che per 15 aveva abitato nel capoluogo, e nel marzo di due anni fa era rimasto ucciso in Ucraina da un colpo di mortaio. Una veglia in ricordo di Artiom Naliato si terrà venerdì prossimo, alle 21, nel Duomo di San Lorenzo a Conselve (Padova).