Cronaca di Redazione , 16/07/2025 14:30

Ulss 6 Euganea, allarme tagli: Cisl Fp chiede chiarezza. In arrivo oltre 100 nuove assunzioni

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PADOVA – Preoccupazione tra operatori sanitari e cittadini dopo le indiscrezioni emerse nei giorni scorsi su una possibile riduzione di oltre 40 milioni di euro nel bilancio preventivo 2025 dell’Ulss 6 Euganea, al fine di rispettare i limiti di spesa imposti dalla Regione Veneto. A lanciare l’allarme è stata la Cisl Funzione Pubblica di Padova e Rovigo, che ha richiesto un incontro urgente con la Direzione aziendale per fare chiarezza.

«Abbiamo chiesto un confronto immediato – ha dichiarato Fabio Turato, responsabile Sanità Pubblica per la Cisl Fp – per comprendere l’impatto concreto delle notizie circolate e quali misure intenda adottare l’Azienda per gestire il blocco delle assunzioni e l’impossibilità di adeguare il tetto di spesa del personale. Già oggi il personale lavora in condizioni critiche, con una carenza strutturale di medici, infermieri, OSS, tecnici e altre figure chiave».

Nessun taglio ai servizi, ma razionalizzazione

Nel corso dell’incontro svoltosi il 16 luglio, la Direzione dell’Ulss 6 ha voluto rassicurare le parti: non ci sarà alcun taglio diretto a personale o servizi, ma si tratterebbe piuttosto di una circolare interna, indirizzata ai direttori di struttura complessa, con l’obiettivo di avviare una razionalizzazione responsabile dei costi, attraverso proposte anche dal basso. L’intento è evitare sprechi, ottimizzare risorse e destinare i risparmi a coprire servizi più urgenti, secondo una logica di gestione “da buon padre di famiglia”.

Più di 100 assunzioni entro il 2025

La direzione ha anche annunciato un piano di assunzioni ambizioso da realizzare entro la fine dell’anno, che include:

40 infermieri, di cui 8 destinati agli ospedali di comunità;

16 operatori socio-sanitari (OSS);

10 ostetriche per riattivare i servizi nell’Alta Padovana;

20 nuovi medici;

Diversi profili tecnici e sanitari: terapisti occupazionali, logopedisti, tecnici di radiologia e di laboratorio, ortottisti, assistenti sanitari, educatori professionali;

10 nuove figure amministrative, oltre alle 26 già in fase di inserimento.

Cisl: “Serve un tetto di spesa più adeguato”

«Pur accogliendo positivamente il confronto – ha sottolineato Turato – continueremo a monitorare costantemente affinché questi impegni si traducano in realtà. Inoltre, serve un intervento deciso sull’internalizzazione delle attività infermieristiche nei pronto soccorso, perché i servizi esternalizzati, oltre a costare di più, pongono interrogativi sulla qualità dell’assistenza».

Il sindacato torna anche a chiedere un adeguamento del tetto di spesa per il personale, affinché l’Ulss 6 possa rispondere efficacemente ai bisogni del territorio, e l’equiparazione dei fondi contrattuali con quelli delle altre aziende sanitarie venete. «Solo così – conclude Turato – si potrà garantire equità, giustizia e un futuro solido per il nostro servizio sanitario pubblico».