Cronaca di Redazione , 12/07/2025 8:47

Dazi USA, secondo la Cgia impatto potenziale fino a 1,5 miliardi. Ma le imprese venete reggono

Export Veneto
Export Veneto

Secondo l’Ufficio studi CGIA, se i dazi introdotti dall’amministrazione Trump restassero invariati, il Veneto rischierebbe 500 milioni di euro di mancate esportazioni. Se invece fossero portati al 20%, il danno salirebbe a 1,5 miliardi di euro. Le stime, basate su elaborazioni Ocse, non considerano ulteriori tariffe su specifici beni.

Il Veneto esporta molto verso gli Stati Uniti: nel 2024 le vendite hanno toccato 7,2 miliardi, con occhialeria, farmaceutica, vino e gioielli tra i principali settori. Ma a pesare sarà il comportamento del mercato americano: i consumatori statunitensi continueranno a scegliere il Made in Italy o si orienteranno verso alternative più economiche?

Secondo Banca d’Italia, il 92% dell’export italiano verso gli USA è di fascia medio-alta o alta: prodotti spesso destinati a clienti con alto reddito, meno sensibili all’aumento dei prezzi causato dai dazi. Inoltre, le imprese esportatrici italiane sono relativamente poco esposte: le vendite negli USA rappresentano solo il 5,5% del fatturato medio, a fronte di un margine operativo lordo del 10%. Quindi molte aziende avrebbero margini per assorbire l’aumento dei costi riducendo i profitti, almeno nel breve termine.

Il quadro cambierebbe drasticamente se il protezionismo portasse a una svalutazione del dollaro o a un crollo della domanda globale. Il governatore di Bankitalia Fabio Panetta ha lanciato l’allarme: «Il rischio è che il commercio, da motore di dialogo, diventi causa di instabilità politica».

VENETO TRA LE REGIONI PIU' SOLIDE Il Veneto presenta un buon livello di diversificazione (46,8%) ed è quindi tra le regioni meno esposte ai dazi. Anche la Lombardia (43%), il Trentino Alto Adige (51,1%), l’Emilia-Romagna (53,9%) e il Piemonte (54,8%) mostrano strutture esportative solide.

A livello provinciale, la Città Metropolitana di Milano è la prima in Italia per export verso gli USA con 6,35 miliardi di euro nel 2024, seguita da Firenze (6,17), Modena (3,1), Bologna (2,6) e Torino (2,5). La prima veneta è Vicenza, sesta a livello nazionale, con 2,2 miliardi, seguita da Treviso (1,3) e Padova (1,2). Macchinari, componentistica e oreficeria trainano le vendite