Cronaca di Redazione , 10/07/2025 12:03

LUTTO | Addio al professor Federico Rea, maestro di chirurgia toracica: aveva 68 anni

Il professor Federico Rea (foto Azienda Ospedale)
Il professor Federico Rea (foto Azienda Ospedale)

E' mancato il professor Federico Rea, professore ordinario di Chirurgia Toracica all’Università degli Studi di Padova: aveva 68 anni. Rea era direttore della cattedra e della divisione di Chirurgia Toracica dell’Azienda Ospedale Università di Padova e responsabile del Centro Trapianto di Polmone. L’Unità Operativa Complessa di Chirurgia Toracica di Padova diretta dal professor Federico Rea negli ultimi anni è rimasta al primo posto per numero di trapianti di polmone in Italia: l’Uoc ha adottato percorsi di cura innovativi per la gestione dei donatori e ha messo in atto un programma all’avanguardia per il “ricondizionamento” degli organi da impiantare e utilizza una terapia genetica per la fibrosi cistica, evitando il trapianto.

“L'AZIENDA PERDE UN GRANDISSIMO PROFESSIONISTA” Scrive Giuseppe Dal Ben, direttore generale dell'Azienda Ospedaliera di Padova. “Io perdo un amico davvero molto caro”. Ancora, in un'accorata lettera. "Il prof. Federico Rea era un chirurgo eccezionale. Non sono io a doverlo ricordare oggi in un giorno così triste: i suoi colleghi lo hanno sempre considerato un pioniere capace di guardare lontano e di sperimentare strade innovative mettendo il paziente al centro. Un medico di infinita umanità che ha considerato il suo lavoro come una missione da vivere ogni giorno con enorme passione e con assoluta dedizione. Ogni volta che veniva a proporre un progetto mi trasmetteva  entusiasmo: credeva che la scienza medica non si dovesse fermare, ma dovesse percorrere strade inesplorate. Straordinaria la sua capacità di fare squadra: amava insegnare ai più giovani colleghi e apprezzava il confronto dialettico con i colleghi più anziani.
Ho stimato il prof. Rea come uomo: una persona meravigliosa, di rara qualità, con lucida profondità di pensiero, estremamente sensibile e generoso, portatore di idee originali e di valore. La dignità con con cui ha vissuto queste ultime durissime settimane conferma, se mai ce ne fosse bisogno, la sua grandezza. Un privilegio averlo conosciuto. Un onore aver camminato al suo fianco. Mancherà enormemente a tutti noi. Un pensiero di vicinanza va alla sua famiglia e a chi ha vissuto in ospedale vicino a lui. L'Azienda non dimenticherà mai il prof. Rea e farà tesoro dei suoi insegnamenti. Che la terra ti sia lieve caro Federico". 

IL CORDOGLIO DI ZAIA “Con la scomparsa del professor Federico Rea, il Veneto e l’intero mondo della medicina italiana perdono uno dei protagonisti più autorevoli della chirurgia toracica - il messaggio del presidente della Regione del Veneto, Luca Zaia, esprime il cordoglio personale e istituzionale per la scomparsa del prof. Rea - Un maestro, professionista straordinario, un riferimento assoluto per colleghi e studenti, un uomo che ha dedicato la vita alla cura dei pazienti e alla crescita della sanità pubblica. La sua opera resterà patrimonio indelebile della nostra comunità scientifica e accademica”. 
"La figura del professor Rea è nota a tutti, addetti ai lavori e non, fra le mura dell’Azienda Ospedale Università di Padova. Impossibile non riconoscerne l’autorevolezza, ma anche l’empatia e la capacità di dialogo. La sua carriera – dice Zaia – è stata un esempio di rigore, competenza e passione per la medicina. Dal 2002 alla guida della scuola di specialità di Chirurgia Toracica a Padova, ha formato intere generazioni di medici e ha contribuito a portare l’eccellenza veneta nel mondo, soprattutto nel campo dei trapianti polmonari. Ha eseguito migliaia di interventi, centinaia e centinaia di trapianti, dando nuova vita. Ha lavorato fino all’ultimo giorno, non si è mai tirato indietro. Il suo lavoro e la sua dedizione resteranno punti di riferimento per la sanità del futuro. In questo momento di dolore esprimo, a nome di tutta la Regione del Veneto, la più sentita vicinanza alla famiglia, ai colleghi, agli allievi e a tutti coloro che hanno avuto il privilegio di conoscere e collaborare con il prof. Rea. Mancherà molto a tutti noi: ma la sua eredità scientifica e umana continuerà a vivere nei luoghi in cui ha operato e in chi ne seguirà l’esempio.