Cronaca di Redazione , 07/07/2025 11:27

Pubblici esercizi, "Padova è ostaggio dei cantieri": dimezzati colazioni e pranzi. Le proposte

Cantiere in via Zabarella
Cantiere in via Zabarella

I cantieri cittadini, non solo quelli relativi al tram, stanno mettendo in ginocchio i pubblici esercizi di Padova. È quanto emerge da una recente indagine svolta da APPE – Associazione Provinciale Pubblici Esercizi – su un campione rappresentativo di bar, ristoranti e locali del centro e delle principali vie commerciali. Il 90% degli esercenti segnala un calo di fatturato a causa della presenza di lavori stradali, spesso lunghi e mal segnalati
Nel dettaglio: per il 40% circa degli intervistati la flessione si attesta fino al 30%; un altro 35% circa registra perdite tra il 30% e il 50%; per il 13%, il calo supera addirittura il 50%. Un dato ancora più allarmante è che in quasi due casi su tre i lavori non sono nemmeno di fronte all’attività, ma nelle immediate vicinanze. 

“Non serve avere le transenne davanti alla porta per subire danni – spiega Federica Luni, Presidente APPE – basta che l’accesso sia reso difficoltoso, che venga tolto il parcheggio o che le persone percepiscano la zona come inaccessibile: i clienti spariscono e i bilanci ne risentono pesantemente”. In questi casi, però, non è possibile accedere ai rimborsi previsti dal Comune, che oggi sono limitati alle attività direttamente affacciate sui cantieri. Un meccanismo che, secondo APPE, andrebbe rivisto: “Non possiamo – continua Luni – lasciare soli gli imprenditori che subiscono un danno economico solo perché la transenna è a 10 metri dalla loro vetrina: serve un sistema più equo”. 

A questo si aggiunge un problema di comunicazione: quasi il 40% degli esercenti dichiara di non sapere che il Comune ha stanziato un fondo compensativo sotto forma di sconto sulla tariffa rifiuti (pari al 50% della parte variabile, in proporzione al periodo di chiusura stradale). Un altro 27% dichiara di averne solo sentito parlare. “Se gli imprenditori non sono informati – afferma la Presidente – è come se quel fondo non esistesse: bisogna semplificare l’accesso ai ristori e potenziare la diffusione delle informazioni”. Le fasce orarie più colpite sono quelle del pranzo, seguite da colazioni e aperitivi, confermando l’importanza della mobilità e dell’accessibilità per il consumo fuori casa. 

Per questo motivo, APPE propone all’Amministrazione comunale una serie di misure concrete e immediate, a sostegno delle attività danneggiate: aumentare l’indennità per il danno subito, portandola dal 50% al 100% della parte variabile della TARI; aumentare il numero di parcheggi gratuiti nelle aree interessate dai cantieri; ridurre il canone di occupazione del suolo pubblico per tutte le attività colpite, anche indirettamente, dai lavori; introdurre abbonamenti agevolati e forfettari per bus e tram, per incentivare l’utilizzo del trasporto pubblico da parte dei clienti; potenziare la comunicazione preventiva e puntuale sui cantieri, così da permettere agli imprenditori di pianificare in tempo eventuali azioni correttive e promozionali. “Non siamo contrari al progresso – conclude Luni – ma non può avvenire sulle spalle dei pubblici esercizi, che rappresentano la spina dorsale del tessuto urbano e sociale della nostra città: chiediamo un confronto aperto e soluzioni rapide, prima che i danni diventino irreversibili”.