Selvazzano, perseguita e minaccia la ex: divieto di avvicinamento e braccialetto elettronico

I Carabinieri della Stazione di Selvazzano Dentro, hanno dato esecuzione alla misura cautelare personale del divieto di avvicinamento con l’applicazione del braccialetto elettronico a carico di una persona responsabile, in ipotesi accusatoria, del reato di atti persecutori.
Il provvedimento è scaturito dalla denuncia presentata dall’ex compagna in relazione ad una serie di condotte persecutorie e violenze psicologiche poste in essere ai suoi danni tali da indurla in uno stato d’ansia oltre che a mutare le sue abitudini.
La donna ha raccontato ai Carabinieri di aver intrapreso, con l’indagato, una relazione sentimentale nel mese di luglio 2024. Sin da subito l’uomo si è dimostrato geloso e possessivo offrendosi spesso di accompagnarla in tutte le commissioni di vita quotidiana. Ben presto la donna ha realizzato che la disponibilità dimostrata era un espediente per controllarla, numerose le telefonate di controllo in ogni momento della giornata; una mancata risposta e l’uomo andava in escandescenza accusandola di frequentare altri uomini, pretendendo che la donna bloccasse i contatti della rubrica.
Quando la denunciante ha deciso di troncare la relazione, l’uomo ha continuato a tempestarla di messaggi e videochiamate chiedendole insistentemente di riallacciare il rapporto appostandosi inoltre sotto casa o presso il luogo di lavoro.
In un episodio l’indagato, a bordo della sua auto, si è posto all’inseguimento della ex compagna e quando questa impaurita ha arrestato la marcia, le si è parato davanti chiedendole di tornare assieme e minacciandola che se non fossero tornati assieme, avrebbe provocato un incidente stradale con la morte di entrambi.
La Procura della Repubblica di Padova, a seguito delle risultanze investigative, ha chiesto ed ottenuto dal GIP la misura del divieto di avvicinamento alla persona offesa con l’applicazione del braccialetto elettronico con la prescrizione di mantenere una distanza di almeno 700 metri dalla vittima.
Ancora una volta, si invitano tutte le donne che stanno vivendo una situazione di disagio fatta di violenza fisica, psicologica, sessuale o economica a non esitare e chiedere aiuto. Le Istituzioni sono pronte ad intervenire già ai primi segnali di una deriva patologica delle relazioni affettive. Si consiglia di rivolgersi alle Forze dell’Ordine tramite il numero di emergenza 112 o contattando i Centri Antiviolenza che offrono supporto psicologico, legale ed economico alle vittime, tramite il numero 1522, per ricevere consulenze telefoniche 24 ore su 24.
I Carabinieri del Comando Provinciale di Padova sono quotidianamente impegnati con grande energia nell’attività di prevenzione e contrasto alle diverse fattispecie di reato contemplate nel “codice rosso”. Dall’inizio dell’anno l’Arma ha:
- tratto in arresto 49 persone di cui 14 per atti persecutori, 35 per maltrattamenti in famiglia. Sono state poi applicate ulteriori 79 misure cautelari non custodiali (obbligo di presentazione alla Polizia Giudiziaria, allontanamento dalla casa familiare, divieto di avvicinamento ai luoghi frequentati dalla persona offesa);
- denunciato in stato di libertà 256 persone di cui 91 per atti persecutori, 165 per maltrattamenti in famiglia.