Autista aggredita da una passeggera: i Sindacati chiedono maggiori tutele per i lavoratori

I sindacati Sgb, Sls e Fast si sono nuovamente rivolti al prefetto Giuseppe Forlenza e alla direzione di Busitalia, dopo una serie di aggressioni subite dai conducenti, che sempre più frequentemente sono vittime di insulti verbali e, purtroppo, anche di atti di violenza fisica da parte dei passeggeri.
Gli ultimi episodi
L'ultimo episodio è avvenuto sulla linea Adria-Piove di Sacco, che integra il servizio ferroviario. Una donna, già nota alle forze dell'ordine, ha tentato di salire a bordo in tarda serata nonostante il servizio fosse già terminato. Al rifiuto dell'autista, anch'essa donna, la passeggera ha reagito con violenza, colpendola con calci e pugni, facendola cadere e strappandole i capelli, provocandole ferite che hanno richiesto il ricovero in ospedale. Danilo Scattolin, segretario regionale Sgb, ha dichiarato: «Questo è l'ultimo grave episodio, ma gli attacchi, per fortuna per lo più verbali, sono ormai all'ordine del giorno. Abbiamo già sollecitato più volte il prefetto e l'azienda, ma nulla è cambiato.»
Il sindacalista aggiunge: «Le aggressioni sugli autobus sono più gravi e frequenti di quanto si voglia far credere. È evidente che sono necessari interventi più mirati e incisivi rispetto a quanto è stato fatto finora.»
Le proposte per migliorare la situazione
Scattolin ha sottolineato l'urgenza di adottare misure concrete per garantire la sicurezza degli autisti, tra cui la chiusura del posto di guida, che dovrebbe essere inaccessibile ai passeggeri. «Quando si verificano attacchi di questo tipo, è fondamentale garantire anche un supporto completo per i lavoratori: legale, medico e psicologico. Gli effetti psicologici delle aggressioni, a volte, sono più devastanti delle lesioni fisiche», ha spiegato il sindacalista.
Autisti e controllori sono frequentemente vittime di violenze, in particolare da parte di passeggeri senza biglietto. Le aggressioni vanno dagli insulti agli sputi, fino a episodi di violenza fisica che necessitano di cure mediche. Questi attacchi lasciano i lavoratori sconvolti e preoccupati per la propria sicurezza, tanto che molti si sentono angosciati all'idea di uscire di casa per andare a lavoro senza alcuna garanzia di tornare indenni. Le ripercussioni psicologiche e fisiche su di loro sono gravi e durature.
L’appello per un maggiore impegno
«Come sindacati, vogliamo sottolineare la necessità di investire subito in misure di prevenzione, sia per proteggere il personale che per tutelare i passeggeri che viaggiano in regola», ha aggiunto Scattolin. I sindacati chiedono l'istituzione di un servizio di verifica e controllo con il supporto di vigilantes, in particolare nelle ore serali, quando si verificano la maggior parte degli episodi violenti. Inoltre, è necessaria una campagna informativa per sensibilizzare i cittadini sui rischi e le conseguenze legali degli episodi di violenza, sia verbali che fisici.
Da tempo i sindacati chiedono l'isolamento del posto di guida, come avviene in molte città europee, per garantire una maggiore sicurezza agli autisti, che verrebbero protetti da eventuali aggressioni fisiche da parte dei passeggeri. È stata anche riproposta la richiesta di affiancare ai controllori delle guardie di sicurezza, per difenderli soprattutto nelle ore serali.
Nei mesi scorsi, Scattolin e gli altri sindacati si erano rivolti di nuovo al prefetto, a Busitalia, alla Provincia e al Comune, chiedendo l’apertura di un tavolo di lavoro che coinvolgesse tutte le istituzioni e le parti interessate, con l’obiettivo di trovare soluzioni concrete per prevenire e contrastare il ripetersi delle violenze.