Cronaca di Redazione , 18/06/2025 13:26

Cresce il costo dei carburanti: "Effetto crisi Israele-Iran, gestori non stanno speculando"

Distributore di benzina
Distributore di benzina

Il primo effetto, qui da noi, della guerra Israele - Iran è l’aumento del costo dei carburanti. Lo sostiene Antonio Belluco, presidente dei gestori degli impianti carburanti della Figisc Ascom Confcommercio di Padova. “Chiaro che rispetto a quanto succede in quei Paesi, l’aumento del costo dei carburanti è un effetto collaterale di scarsa importanza - questo il suo pensiero - però questo non toglie che l’aumento si riverberi sulla nostra attività, visto che comunque siamo sempre noi gestori che dobbiamo raccogliere le lamentele della clientela”. 

La quale si lamenta, soprattutto, per il tempestivo aggiornamento dei listini. “I clienti si rifiutano di credere - continua Belluco - che il petrolio raffinato che è nelle nostre pompe possa in qualche modo essere ricondotto alla crisi di questi giorni. E, purtroppo, pensano che il “ritocco” sia una nostra scelta, una speculazione, quando invece non abbiamo responsabilità al riguardo”. Questa mattina il prezzo minimo della benzina si aggira, sulla viabilità ordinaria, quindi no in autostrada dove i valori sono più alti, poco sotto 1,7 euro al litro, mentre il gasolio è un centesimo sotto. “Vorrei ricordare - conclude il presidente della Figisc Ascom Confcommercio di Padova - che il nostro ristorno si aggira sui 3 centesimi al litro, per cui più costa il carburante, meno lo comprano gli automobilisti e dunque a meno litri venduti corrispondo meno introiti per noi”.