Cronaca di Redazione , 13/06/2025 13:06

MERITATE FERIE | La carica dei padovani in vacanza a giugno

Vacanze padovane
Vacanze padovane

Saranno circa 420mila i padovani in vacanza a giugno. Chiuse le scuole, archiviata una parte degli esami, per un padovano su tre (stiamo parlando dell’intera provincia) si apre la finestra del riposo estivo. E il ponte del Santo ha dato la stura alla voglia di vacanze. Per la stragrande maggioranza (tra l’85 e il 90%) si tratterà di vacanze all’interno dei confini nazionali e visto che una buona metà ha scelto il mare, le spiagge venete saranno senz’altro le più gettonate. Lo si desume a margine dell’indagine realizzata da Tecnè per conto di Federalberghi, che evidenzia, a livello nazionale, un aumento rispetto allo scorso anno di 600mila persone accoppiato, però, a una diminuzione dei giorni di permanenza. Sempre secondo Federalberghi la durata della vacanza, infatti, si attesterà sui sette giorni, con una spesa media pro capite (comprensiva di pernottamento, viaggio, pasti, shopping) di 463 euro e un giro di affari che, a livello padovano, ammonta a circa 200 milioni di euro. "I numeri ci dicono – ha commentato il presidente di Confcommercio Veneto e Ascom Padova, Patrizio Bertin – che il mese di giugno, ormai, non è più solo riservato ai nonni coi nipoti piccoli. E' in atto una tendenza che i nostri albergatori, soprattutto quelli rivieraschi ma anche quelli delle città d'arte, sanno di dover sfruttare al meglio per allargare gli orizzonti, rimodernare le strutture, adeguare i servizi alle sempre nuove esigenze degli ospiti". Si diceva: essenzialmente mare, ma non solo. "In questi giorni - aggiunge la presidente di Padova Hotels Federalberghi Confcommercio Ascom, Monica Soranzo - Padova è una meta ambita per la festività di Sant'Antonio. E' una festività tradizionalmente favorevole per gli alberghi cittadini (e non solo della città in senso stretto) che va sostenuta per far sì che giugno diventi, anche per Padova, un'ulteriore occasione per visitare la città e il suo territorio". Dunque: vietato cullarsi sugli allori. Anche perchè, come rilevava nei giorni scorsi l'assessore Andrea Colasio, dopo la progressione del biennio passato

adesso si registra qualche calo negli arrivi e nelle presenze. "Devo riconoscere l'onestà culturale di Colasio - aggiunge Bertin - che non ha taciuto che una negatività di Padova sia la carenza di parcheggi. Esattamente ciò che Confcommercio Ascom Padova sostiene da sempre, come da mesi andiamo sostenendo che i lavori del tram stiano creando grandi difficoltà ai cittadini e grandissime difficoltà ai negozi. Non solo ai "frontisti" che, in qualche caso sono addirittura "oscurati", ma a tutto il tessuto commerciale cittadino che viene da mesi incerti e guarda con fondata preoccupazione ad un'estate turistica che sarà sicuramente condizionata".