ALL'APPIANI | Anche gli assessori in campo per beneficenza: una partita in favore di Aisve

E' finita in parità la partita di calcio tra la selezione di amministratori e giornalisti padovani “Appiani&Friends” e la formazione dei medici dell'Azienda Ospedaliera. Allo stadio Appiani, 2-2 il risultato finale al termine di un match dove non è mancato l'agonismo, sì, ma soprattutto le buone intenzioni: l'evento è stato organizzato per raccogliere fondi e sensibilizzare sull'incontinenza e la stomia. La regia, quella dei rappresentati di Aisve - Associazione incontinenti e stomizzati del Veneto.
QUI IL SERVIZIO TG PADOVA DELLA PRESENTAZIONE DELLA PARTITA
A calcare il prato dell'impianto di via Carducci, diversi amministratori di Palazzo Moroni. A bordo campo, un po' mister e un po' presidente, il sindaco Sergio Giordani: “Non fatevi male eh! …perché mi servite ancora!” ha detto il primo cittadino nel saluto prima del calcio d'inizio. Destinatari del messaggio il vicesindaco Andrea Micalizzi - schierato a centrocampo - gli assessori Andrea Ragona e Antonio Bressa - a presidiare la fascia sinistra - e il portavoce del sindaco Massimo Bettin al centro della difesa. Capitano e perno del centrocampo, l'assessore allo sport Diego Bonavina che è stato tra i primi promotori dell'iniziativa. A completare la Appiani&Friends giornalisti di più testate locali. Dall'altra parte del campo una competitiva selezione dell'Azienda Ospedaliera composta da più professionalità: in casacca bianca, la squadra coordinata dal direttore di Chirurgia Generale, il dott. Giacomo Sarzo, è passata due volte in vantaggio ma poi è stata ripresa dai colpi dei… Bonavina. Prima papà Diego su punizione ha siglato l'1-1, quindi il figlio Gianluca ha fissato il 2-2 con una pregevole finalizzazione.
Ma più del risultato, ovviamente, conta il successo dell'evento: "INCONTriamoci all'Appiani" è stato un appuntamento che ha voluto manifestare una tendenza. “Non bisogna avere paura di parlare di incontinenza e stomia - ha detto il dott. Sarzo - Sul tema, Padova è progetto pilota per il Veneto e nella volontà di migliorare dall'esperienza possiamo essere riferimento nazionale. L'occasione di stare assieme tirando calci ad un pallone ci permette di parlare di una questione che interessa 600.000 veneti di cui solo l'1% si rivolge al sistema sanitario”.