E’ successo tutto in pieno lockdown, a novembre 2020, all’interno di un’abitazione. Da una parte l’attuale centrocampista del Padova, allora al Messina, Carmine Cretella e il compagno di squadra, Clemente Crisci, dall’altra la vittima che oggi è maggiorenne ma all’epoca dei fatti aveva appena 14 anni. Ieri, a quasi quattro anni e mezzo di distanza, la sentenza di primo grado che ha condannato a 2 anni Cretella e a 6 anni Crisci per violenza sessuale. 

Per il mediano del Padova la pena è stata più lieve rispetto a quella inflitta a Crisci perché gli sono stati riconosciuti un ruolo marginale, si sarebbe limitato a palpeggiare la vittima, e dunque una responsabilità differente. La pena è stata sospesa per Cretella perché ha accettato di pagare immediatamente 5.000 euro di risarcimento danni. Nè il Padova, né Cretella, né gli avvocati della difesa hanno rilasciato dichiarazioni in merito. Quando, a ottobre, la condanna in primo grado fu per l’altro giocatore del Padova, Michael Liguori, a 2 anni e 4 mesi, sempre per violenza sessuale, la società emanò una nota in cui prendeva posizione spiegando che, fino al terzo grado di giudizio, non ci sarebbe stato alcun provvedimento nei confronti del giocatore che ha infatti continuato a giocare. 

Nel VIDEO il servizio curato per il TgPadova