Cronaca di Redazione , 04/06/2025 16:25

Blitz dei Carabinieri: smantellata banda del “botto” dopo l’assalto alla banca

Carabinieri all’opera
Carabinieri all'opera

Una vasta operazione dei Carabinieri del Comando Provinciale di Bergamo ha portato all’arresto di quattro persone, ritenute responsabili del furto con esplosivo avvenuto il 25 maggio scorso ai danni di una banca di Sarnico (BG). Il blitz, condotto nella notte tra il 28 e il 29 maggio sotto il coordinamento della Procura di Bergamo, ha coinvolto ben sette province del Nord Italia: Bergamo, Brescia, Treviso, Padova, Vicenza, Savona e Alessandria.

Le perquisizioni, delegate dalla Procura, hanno permesso di raccogliere gravi indizi di colpevolezza. Sulla base di tali elementi e del concreto rischio di fuga, è stato disposto il fermo di quattro indagati. Tra questi figurano soggetti con pesanti precedenti penali per furti con esplosivo, detenzione di armi clandestine, rapine e persino omicidio.

Durante le operazioni sono stati sequestrati oltre 16.000 euro in contanti, orologi, gioielli, attrezzi da scasso, ricetrasmittenti, passamontagna, moto e numerose targhe clonate. Particolarmente significativo il ritrovamento, in un box di Costa di Mezzate (BG), di una Volkswagen Golf GTI con targa clonata e al cui interno era presente la carcassa di un bancomat distrutto da un’esplosione, probabilmente quello rubato a Sarnico. Nello stesso veicolo sono stati rinvenuti tre ordigni artigianali del tipo “marmotta”, pronti all’uso, e altri due già utilizzati.

È stato necessario l’intervento del Nucleo Artificieri Carabinieri di Milano per mettere in sicurezza gli ordigni, contenenti circa 600 grammi di esplosivo pressato. Il materiale è stato poi fatto brillare in una cava a Zandobbio (BG).

Uno dei quattro indagati, inizialmente irreperibile, si è costituito il 4 giugno presso il Comando Provinciale dei Carabinieri di Bergamo, accompagnato dal proprio legale.

All’operazione hanno preso parte oltre 80 militari, supportati anche da un elicottero del Nucleo di Orio al Serio. Le indagini sono tuttora in corso e mirano a chiarire eventuali collegamenti con altri furti con esplosivo e reati contro il patrimonio commessi nei mesi scorsi in provincia di Bergamo.

Le autorità ricordano che il procedimento è nella fase delle indagini preliminari e che per tutti gli indagati vige la presunzione di innocenza fino a sentenza definitiva.