Cronaca di Redazione , 31/05/2025 16:58

VIDEO | Colonnello, lettera... alla pancia. "Non importa il sesso ma chi sceglierà di essere"

Il servizio TgPadova

Pride Padova 2025, prima del corteo particolare intervento di Margherita Colonnello, assessore ai servizi sociali del Comune di Padova. In piazza De Gasperi, mentre si radunavano i manifestanti, l'assessore - incinta al settimo mese - ha salutato l'inizio dell'evento con una lettera… alla sua pancia. “Non importa il sesso - ha detto dicendo tanto ‘caro bambino’ quanto ‘cara bambina’ - ma la persona che sceglierà di essere”. Nell'intervista per il TgPadova le parole di Margherita Colonnello. Ecco il testo della lettera. 

LA LETTERA DI MARGHERITA COLONNELLO 
Cara bambina, caro bambino. Ci abbiamo messo del tempo per decidere se metterti al mondo. Il 2025 è tempo difficile, è tempo di guerra, di cambiamento climatico, di crisi economica.
Ci sono molte cose che cifanno paura. Ma oggi ci sono anche molte persone che ci danno coraggio.
Oggi, qui, ce ne sono migliaia che per te, con te, insieme a te, dimostrano che c'è sempre una parte di mondo che crede nella pace, nella speranza, nel coraggio. Un mondo che noi possiamo costruire.
Cara bambina, oggi voglio ricordarti che sei donna. Sei figlia di una sottomissione e silenzio che è lunga secoli. Ma sei anche figlia delle lotte delle femministe di tutti i tempi. Grazie a loro, nel tuo domani, potrai decidere se sposarti, se avere figli, se amare uomini o donne. Potrai anche tu, se vorrai, vivere la gravidanza non come fatto privato ma come fatto pubblico. Sfodera il tuo coraggio di donna, più che puoi!
Caro bambino, nascerai maschio, come tuo padre. E sarai figlio del patriarcato e della prevaricazione. Ma soprattutto sarai figlio di tuo padre e di tutti gli uomini che, come lui, hanno scelto di lottare a fianco delle donne, di vivere il ruolo di cura, di abbracciare la genitorialitá. Sarai figlio del movimento del Pride, del movimento dell'orgoglio di chi da decenni reclama il diritto di essere se stessi, di prendersi in giro, di essere meno machi e più veri. Certamente più liberi, liberi dalla violenza!
Cara bambina, caro bambino,
Non ti regalerò né il fiocco rosa né quello azzurro. Ti regalerò un fiocco arcobaleno perché i colori sono tutti bellissimi! E poi sceglierai tu: sarà il rosa, sarà il blu, o il verde, il rosso o il giallo. Spero solo che tu non scelga mai i colori della paura. Spero che tu non scelga di diventare xenofobo o omofoba. Perché la fobia fa male! La vita è già difficile di suo: non aggiungerci la paura! Farò in modo di aiutarti ad avere coraggio. Proverò a donarti tutto il coraggio del mondo! Perché se avrai coraggio, non conoscerai il mondo secondo il bianco o il nero, ma secondo i mille colori della bellezza.
Cara bambina, caro bambino, Ora è tempo di marciare. Ci hanno preceduto molte persone. E tu presto camminerai anche senza darmi la mano. Ovunque tu vada, saremo al tuo fianco.