Maltrattamenti in famiglia, lesioni e minaccia: allontanato e applicato braccialetto elettronico

Maltratta la moglie ed i propri familiari, ancora una violenza in famiglia bloccata dai Carabinieri.
I FATTI I Militari dell'Arma di Piove di Sacco hanno dato esecuzione alla misura cautelare personale del divieto di avvicinamento alla parte offesa con l’applicazione del braccialetto elettronico a carico di un uomo responsabile dei reati di maltrattamenti in famiglia, lesioni personali e minaccia.
Il provvedimento è scaturito dalla denuncia presentata dalla moglie in relazione ad una serie di maltrattamenti e violenze psicologiche posti in essere ai suoi danni tali da indurla in uno stato d’ansia fin dall’inizio dell’anno.
LE INDAGINI Secondo quanto ricostruito dai Carabinieri, l’uomo alterato per l’abuso di alcol e sostanze stupefacenti ha, negli ultimi mesi, sfogato la sua ira nei confronti della donna spesso in presenza dei due figli minori rivolgendole continue offese, controllandole il cellulare, aggredendola fisicamente così da indurla a fare ricorso alle cure mediche del pronto soccorso per due volte. Tali comportamenti sarebbero poi stati reiterati anche nei confronti della madre e dei fratelli, offesi, minacciati, in una occasione anche con l’uso di un coltello, aggrediti fisicamente e talvolta vittime di danneggiamenti alle rispettive abitazioni.
Pochi giorni fa l’indagato, in evidente stato di agitazione psicofisica, si è presentato all’uscita di scuola di uno dei figli cercando insistentemente un chiarimento con la moglie, le cui parti sono state prese dal padre che la accompagnava. Nell’occasione era stato proprio quest’ultimo ad avere la peggio essendo stato aggredito e strattonato dall’indagato che, nel tentativo di colpirlo con schiaffi e pugni, gli ha provocato la rottura degli occhiali.
INVITO A DENUNCIARE Ancora una volta, l’invito che l’Arma rivolge a tutte le donne che stanno vivendo una situazione di disagio fatta di violenza fisica, psicologica, sessuale o economica è di non esitare e chiedere aiuto. Le Istituzioni sono pronte ad intervenire già ai primi segnali di una deriva patologica delle relazioni affettive. Il consiglio è di rivolgersi ai Carabinieri tramite il numero di emergenza 112 o contattando i Centri Antiviolenza che offrono supporto psicologico, legale ed economico alle vittime, tramite il numero 1522, per ricevere consulenze telefoniche 24 ore su 24.