Questura: allontanati 12 stranieri irregolari con precedenti per spaccio e violenza

Nell'ultima settimana, grazie ai controlli della Polizia, sono stati individuati 12 cittadini stranieri irregolari sul territorio nazionale, gravati a vario titolo da precedenti in materia di stupefacenti, reati contro il patrimonio e contro la persona.
Sono pertanto stati accompagnati all’Ufficio Immigrazione che ha adottato le procedure a seguito delle quali cinque cittadini irregolari sono stati rimpatriati nei rispettivi Paesi d'origine Marocco, Moldavia, Giordania e Bangladesh, mentre a carico di altri due il Questore ha disposto il trattenimento nei Centri di Permanenza per il Rimpatrio (CPR) di Gradisca d'Isonzo e di Torino.
A carico di latri cinque cittadini irregolari il Questore ha disposto l’ordine di allontanamento dal territorio nazionale entro 7 giorni.
I FATTI Nel pomeriggio di sabato 17 maggio una pattuglia dell’Ufficio Prevenzione Generale e Soccorso Pubblico ha fermato in via Grassi un cittadino moldavo a bordo di un'auto. Durante l'identificazione, l'uomo ha esibito una carta d'identità rumena falsa per attestare la sua regolarità come cittadino UE. Accertata la falsità del documento, il 23enne moldavo è stato arrestato. L'Ufficio Immigrazione ha emesso un decreto di espulsione con accompagnamento immediato in frontiera. Dopo la convalida del provvedimento da parte del Giudice di Pace, il personale dell’Ufficio Immigrazione ha provveduto all’accompagnamento all'aeroporto di Venezia per il rimpatrio, scortandolo sul volo diretto a Chisinau con successiva consegna alle Autorità moldave.
Lunedì 19 maggio, verso le ore 15:00, una pattuglia ha rintracciato un cittadino marocchino di 58 anni, a seguito di una segnalazione di un addetto alla sicurezza di un esercizio commerciale in via Sarpi per un tentato furto. Accompagnato in Questura, l'uomo è risultato irregolare sul territorio nazionale, con precedenti per reati contro il patrimonio e la persona, e in particolare per reati in materia di sostanze stupefacenti, per i quali aveva già scontato una condanna di 4 anni di reclusione. Nei suoi confronti è stato emesso un decreto di espulsione con accompagnamento immediato in frontiera. Dopo la convalida da parte del Giudice di Pace, il personale dell’Ufficio Immigrazione ha provveduto all’accompagnamento all'aeroporto di Milano Malpensa per il rimpatrio, scortandolo sul volo Milano-Casablanca con successiva consegna alle Autorità marocchine.
Nella giornata di martedì 20 maggio, il Questore ha adottato un ulteriore decreto di espulsione con accompagnamento immediato in frontiera a carico di un cittadino marocchino di 41 anni. L'uomo è risultato irregolare sul territorio nazionale a seguito del diniego alla sua richiesta di un valido titolo di soggiorno per motivi di pericolosità sociale. Dagli accertamenti amministrativi, il 41enne marocchino è risultato già destinatario di una condanna a un anno e quattro mesi per maltrattamenti e di un provvedimento di allontanamento dalla casa familiare emesso dalla Procura di Padova, a seguito di condotte di maltrattamento e atti persecutori tenuti a danno della compagna. Valutata la sua attuale pericolosità sociale, dopo la convalida del provvedimento da parte del Giudice di Pace, il personale dell’Ufficio Immigrazione ha provveduto all’accompagnamento all'aeroporto di Bologna per il rimpatrio, scortandolo sul volo Bologna-Casablanca con successiva consegna alle Autorità marocchine.
Nella serata di mercoledì 21 maggio - infine - la polizia è intervenuta alla Torre Belvedere a seguito di un diverbio tra due persone. Una di queste, di nazionalità senegalese, è risultata priva di documenti e irregolare sul territorio nazionale. Accompagnato in Questura, il cittadino senegalese di 35 anni è risultato avere precedenti in materia di immigrazione clandestina, reati contro il patrimonio e la persona (quali furto, minaccia e rapina), ed era già stato condannato per il reato di possesso di documenti falsi. Tempestivamente, l'Ufficio Immigrazione ha emesso un decreto di espulsione e di trattenimento del Questore di Padova, con conseguente accompagnamento coattivo al CPR di Gradisca d'Isonzo.