Arcella fiera, decine di residenti e commercianti indossano la maglia del quartiere

"Questa è la città dell’Arcella, il nostro stile di vita da imparare a conoscere con rispetto ed educazione senza diffondere odio e paura come sono i soliti fare certi!
Prima di tutto, vogliamo ringraziare tutte le forze dell’ordine già presenti in maniera capillare e quotidiano nel territorio senza necessità di questa zona rossa, appellativo che Arcella non si merita perché non c’è nessuna emergenza a livello di sicurezza, già da anni la situazione è cambiata, chiaramente ci sono zone critiche come in tutta Padova in tutte le città d’Italia .
Non è questo il modo di affrontare i problemi che tra l’altro non vengono risolti, ma spostati in altre aree cittadine che restano sprovviste di controlli, vedi i furti che vengono segnalati ultimamente a monta’ e Chiesa nuova ,visto che per fare questa operazione non sono state impiegate ulteriori forze dell’ordine!
Noi arcellani siamo orgogliosi del nostro vivace quartiere che continua a crescere e a svilupparsi, diamo come possiamo il nostro contributo e in questi anni sono state eseguite anche opere che prima non sono mai state prese in considerazione quindi non possiamo fare altro che crescere.
Tra l’altro, usciamo anche dal periodo COVID, chiusura per otto mesi del borgo magno ragion per cui molte persone hanno cambiato le loro abitudini e cambiato percorso, ora mancava anche questo stigma che ci penalizza ulteriormente, dato che abbiamo visto anche un calo di movimento ! I controlli potevano essere intensificati ulteriormente senza fare tutto questo rumore e uscire nei giornali prendendosi i meriti solo per necessità di campagna elettorale è una vergogna! Meglio che qualcuno torni dal paese in cui è arrivato se gli fai così tanto schifo l’Arcella! Bisogna essere folli a mettere in pericolo la propria famiglia, portarlo in un quartiere del genere, no? Siamo alla follia più totale".
Lo scrive Sara Compagnin, portavoce di commercianti e residenti critici nei confronti dell'applicazione della zona rossa al quartiere più popoloso di Padova.