Cronaca di Redazione , 16/05/2025 12:36

Da Gaza a Padova per cure sanitarie: è il quinto nucleo familiare accolto in città

Bambino ricoverato arrivato da Gaza
Bambino ricoverato arrivato da Gaza

Padova solidale con Gaza. 

E' arrivato in città Abdullah con la mamma e la sorellina. Si tratta del quinto nucleo proveniente da Gaza che l'Azienda Ospedaliera e Padova sono riusciti ad accogliere. “Cinque nuclei sono gocce nell’oceano se paragonate alla tragedia umanitaria ora in atto in Palestina, eppure sono la testimonianza di una città straordinariamente solidale che, tra le poche in Italia e in Europa, ha deciso di non voltarsi dall’altra parte. Va infatti ricordato che siamo di fronte a vittime di un conflitto che non è regolato da corridoi umanitari internazionali: sta dunque alla volontarietà delle singole associazioni e organizzazioni prendersi cura delle persone più fragili. Ringraziamo la Prefettura che, per conto del Dipartimento di Protezione Civile, ha coordinato gli arrivi e messo a disposizione le risorse necessarie per far fronte alle spese per l’accoglienza e l’assistenza dei nuclei familiari arrivati nel nostro comune. Ringraziamo inoltre tutte le organizzazioni coinvolte nel salvataggio di Abdullah e della sua famiglia. Sosteniamo in particolare l’associazione “Padova abbraccia i bambini” per aver coordinato gli sforzi per il suo arrivo e accoglienza nel nostro territorio” riferisce il Comune di Padova in una nota.

La città di Padova ha dimostrato la sua solidarietà attraverso le diverse associazioni (Padova abbraccia i bambini, Comunità palestinese, Sanitari per Gaza, Cooperativa Orizzonti) che hanno curato l’arrivo di cinque diversi nuclei. Queste associazioni, sostenute dalla Prefettura, hanno orientato i nuclei familiari nel territorio, reperendo alloggio e sostegno sociale. 
Anche la cittadinanza padovana ha dato un suo contributo concreto, partecipando alle raccolte fondi delle diverse associazioni e finanziando il conto corrente messo a disposizione del comune con oltre 13.000 euro. Un record mai avvenuto prima con l’apertura di conti correnti simili.

Questi fondi sono serviti per supportare le associazioni in tutte le spese non rendicontabili alla Prefettura: implementazione di supporto psicologico e di mediazione culturale, materiale scolastico e ludico, acquisto di materiali utili a rendere accoglienti gli alloggi, presidi medici non coperti.

Lo sforzo collettivo ha raggiunto il suo scopo: oggi tutti i minori accolti sono fuori pericolo di vita e hanno ricevuto le cure emergenziali e riabilitative necessarie per riconquistare la salute e la possibilità di muoversi. Shaima, la prima bambina ad arrivare grazie a Sanitari per Gaza e alla Comunità Palestinese, ha recentemente fatto ritorno in Egitto in compagnia dello zio, una volta completate le cure che le hanno permesso di ricevere le protesi alla gamba e al braccio destri. Similmente anche Alaa, curata dalle piaghe delle ustioni che impedivano i movimenti della schiena, ha scelto di tornare in Egitto per tornare a vivere insieme ad amici e coetanei la sua adolescenza. 
Hanno invece deciso per ora di rimanere a Padova Zaina, insieme alla madre e alle due sorelline e Ahmed, con la madre e i suoi due fratellini. Dopo essere stati presi in carico dal reparto dei gravi ustionati, anche loro stanno ritrovando gradualmente la mobilità e la possibilità di vivere serenamente. 

“Adesso è il momento di dare il benvenuto ad Abdullah e Qamar: per questo rinnovo l’appello a contribuire finanziando il Conto Corrente del Comune Padova accoglie le bambine e i bambini di Gaza” con IBAN: IT55Y0306912117100000301553 oppure contattando direttamente l’associazione “Padova abbraccia i bambini”” ha riferito in una nota il sindaco Sergio Giordani.