Cronaca di Redazione , 15/05/2025 9:36

Zona rossa all'Arcella, Turrin (FdI): "Follia opporsi ad una misura che mira alla sicurezza"

Enrico Turrin
Enrico Turrin

“L'intera sinistra padovana sembra uscita di senno, dal partito democratico, all'amministrazione comunale con in testa il Sindaco, fino alle associazioni amiche, tutti contro la zona rossa e contro la Prefettura" afferma Enrico Turrin, consigliere comunale a Palazzo Moroni di Fdi. 

“Siamo alla follia più totale - aggiunge -, un quartiere che da molti anni soffre problemi di microcriminalità, spaccio e conseguente degrado, finisce ostaggio di quella parte di sinistra da sempre allergica alle forze di polizia, ed ora perfino contro i maggiori controlli decisi dal Comitato sull'ordine pubblico e la sicurezza. Addirittura vorrebbero ricorrere al Tar. A pensar male, sembra quasi che questi provvedimenti di polizia suscitino, in alcuni, il timore di svelare l'inutilità del proprio operato per la collettività generale, abituati come sono ad ottenere contributi pubblici in cambio di nulla se non il proprio tornaconto elettorale ed economico. Ancor più grave e sconcertante l'appoggio che viene dato a tali iniziative dal Sindaco stesso, portando lo scontro istituzionale a livelli mai visti prima tra Palazzo Moroni e Palazzo Santo Stefano. Un sindaco in scadenza che ha ormai abbandonato tutti i freni inibitori che un buon amministratore pubblico mai dovrebbe perdere. Mentre in tutta Italia i cittadini approvano le nuove norme ed i nuovi strumenti messi a disposizione dal governo Meloni per un più efficace controllo del territorio, a Padova una sinistra anacronistica tenta di mantenere uno status quo dove evidentemente si trova a proprio agio”. 

Turrin conclude: “Come Fratelli di Italia, così come abbiamo sempre combattuto il business creato intorno ad una incontrollata e lucrativa immigrazione di massa, altrettanto agiremo, con buona pace delle associazioni di sinistra, per restituire agli onesti cittadini i propri spazi urbani. Per questo, verificheremo a quanto ammontano in totale i contributi pubblici che il comune ha versato a queste associazioni per non aver ottenuto alcun risultato”.