Zona rossa all'Arcella, per il sindaco Giordani: "è solo propaganda che farà male al quartiere"

Zona rossa all'Arcella (NE PARLIAMO QUI): netta presa di posizione del sindaco di Padova Sergio Giordani che ha voluto scrivere ai concittadini e agli abitanti del quartiere che sarà soggetto ai controlli straordinari.
LA LETTERA DI GIORDANI "Care arcellane e cari arcellani, cari padovani. Da quando sono Sindaco ho avuto la vostra fiducia, ne sono orgoglioso, come sono orgoglioso dei progressi in avanti che insieme e con lo sforzo di tutti abbiamo fatto fare al vostro bel quartiere. Vi ho sempre parlato con fiducia e lealtà. Senza mai nascondere i problemi, ma sempre lavorando per migliorare la reputazione e la qualità di una delle zone più dinamiche e importanti della nostra Padova: l’Arcella. Voglio essere chiaro e trasparente con voi anche questa volta. Oggi la mia posizione, espressa al Prefetto, è stata lineare e netta e l’ho espressa per difendere il vostro, nostro, quartiere da rischi e grandi passi indietro. Sono favorevolissimo a più controlli ordinari e anche ad alta intensità, sono stati già fatti negli scorsi mesi, con tutte le Forze dell’Ordine (senza nessuna zona rossa) e si potevano intensificare, anzi l’ho chiesto.
Così come sono grato alle Forze dell’Ordine per il loro lavoro e sono certo che lo siete anche voi, una divisa è sempre un segno di amicizia e vicinanza ai cittadini. Sono invece fortemente contrario e preoccupato dalla scelta, che non ho condiviso, di definire tre quarti di Arcella come zona rossa, un provvedimento imposto dall’alto alla città, frutto della propaganda del Governo e utile solo ad accontentare qualche esponente leghista del Governo di Roma. Dell’ideologia come sapete, mi interessa davvero nulla, mi interessa molto invece che si darà di un quartiere che da anni sta correndo sempre più veloce, un'immagine gravemente negativa e che durerà a lungo, l’immagine di una situazione emergenziale, pericolosa, fuori controllo. Ma così non è, anche se la destra per prendere voti dice il contrario, producendo danni. Si farà passare l’idea che l’Arcella è un luogo dal quale stare lontani perché un quartiere dove si deve aver paura. A fronte di pochi mesi di controlli in più (che si potevano fare in maniera intensa ma in altre modalità che non prevedessero l’idea dell’emergenza e di mettere in cattiva luce l’Arcella) questa scelta di zona rossa porterà alcune conseguenze gravi e ingiuste per le cittadine e i cittadini che la vivono ogni giorno, conseguenze ingiustificate di cui la Lega in particolare si assumerà la responsabilità.
Le case e tutti i beni immobili perderanno valore, quando da anni, anche grazie ai nostri investimenti, ne stavano assumendo in maniera molto significativa; questo effetto durerà a lungo ed è un danno serio. Penso a chi sta pagando un mutuo con tanti sacrifici o a chi ha risparmiato una vita per avere una casa o un esercizio commerciale di proprietà; non se lo meritano, c’erano altre soluzioni, ripeto, controlli si, zona rossa no. Penso a chi tenacemente difende un esercizio commerciale in Arcella: di certo sarà più difficile che gli avventori raggiungano, specie da fuori zona, il quartiere. Tanti negozi di eccellenza che la Lega ha voluto imporre a Padova come “negozi della zona rossa”, avranno difficoltà. Penso a un fenomeno di cui ho già avuto molte segnalazioni con la precedente azione in stazione, ovvero che chi delinque e i malintenzionati si potrebbero spostare (salvo poi tornare dopo qualche settimana) nelle vie limitrofe generando nuovi disagi, dove non c’erano. Per questo torno a dire quello che ho anche detto in Prefettura, più controlli si perché la sicurezza è un diritto che non ha colore politico, zona rossa no, perché macchia e danneggia l’immagine di un intero quartiere. Lo dico col massimo rispetto verso le altre Istituzioni, perché ripeto, alla fine questa imposizione arriva dal Governo di Roma e specialmente dalla Lega, anche se a Padova è minoranza, dato che i padovani come Sindaco hanno scelto il sottoscritto e io con la consueta pacatezza intendo difendere fino infondo i loro reali interessi, non quelli dei partiti.
Ringrazio anche tutte le associazioni, il terzo settore, le parrocchie, le società sportive, le comunità di educatori: il vostro impegno ha cambiato il quartiere e noi vi resteremo sempre a fianco. Alle arcellane e agli arcellani voglio dire che gli investimenti di questa amministrazione nel loro quartiere non solo non si fermeranno, ma ce ne saranno di nuovi, l’Arcella è Padova e come Sindaco le sarò sempre vicino. In questi anni ho portato in quartiere investimenti per oltre 30 milioni, e voglio continuare, l’Arcella sta cambiando volto e continuerà a migliorare con l’aiuto della sua gente. Rigenerazione ex Coni, Ristrutturazione Configliachi, Asilo Trenino, Piazza Azzurri d’Italia, rinnovo delle case popolari, piastre sportive, illuminazione pubblica, nuova e a Led, nuova Piazza di San Bellino, ampliamento del Parco Milcovich, nuovo parco ex Area Valli, sistemazione giardino via Zize, nuovi orti urbani, piantumazione di nuovi alberi, nuove aree ludiche e giostre per bambine e bambini in tutti i parchi e potrei continuare. Sono queste le cose che renderanno l’Arcella un posto sempre migliore, queste e le tante risorse messe in prevenzione, socialità e cultura in questi anni. Farò sempre di più, lo prometto. Io ho portato in Arcella decine di milioni e sono orgoglioso di questo quartiere, la Lega e Ostellari hanno portato la zona rossa e la loro propaganda negativa sull’Arcella. Tra due anni si vota e a decidere sarete ancora voi. Grazie e proseguiamo con fiducia”.