Cronaca di Redazione , 10/05/2025 8:09

Spacciava droga davanti a un centro commerciale fingendosi minorenne, arrestato giovane tunisino

Polizia sequestro droga
Polizia sequestro droga

Il personale della Squadra Mobile di Padova ha tratto in arresto un giovane tunisino che, mentre era seduto all’esterno del centro commerciale “La Corte”, è stato visto cedere rapidamente un involucro, che teneva nascosto in un calzino della scarpa, ad un giovane italiano, noto tossicodipendente. 

Entrambe le persone sono state fermate. L'acquirente è stato trovato in possesso di una dose di cocaina (poco meno di un grammo), lo spacciatore di 70 euro (più altri 150), appena ricevuti in cambio della droga. Nell'altro calzino, peraltro, il ragazzo tunisino aveva una dose di hashish. Soldi e stupefacente sono stati sottoposti a sequestro penale. 

Il tunisino ha affermato di essere minorenne. Gli agenti però hanno da subito nutrito dubbi sulle sue dichiarazioni e, dopo aver ottenuto l'autorizzazione del Pubblico Ministero presso il Tribunale per i minorenni di Venezia, lo hanno sottoposto ad accertamenti medico-sanitari che hanno fatto emergere che era in realtà maggiorenne (ha 19 anni). 

Da successivi approfondimenti investigativi, poi, è emerso che il giovane era stato indagato a piede libero sia alla fine del 2024 che ad aprile del 2025 proprio per detenzione ai fini di spaccio di droga. 

All’esito del giudizio direttissimo è stato sottoposto alla misura cautelare dell’obbligo di presentazione alla Polizia Giudiziaria.

Un'attività di contrasto allo spaccio di stupefacenti è stata fatta dalla Squadra Mobile nel pomeriggio del 7 maggio. Un ragazzo straniero, vicino alla fermata del tram del Borgomagno, continuava ad andare avanti e indietro guardandosi continuamente intorno. I Poliziotti in servizio in borghese lo hanno sottoposto a controllo e gli hanno trovato addosso tre panetti di hashish e due singole dosi, per un peso complessivo di 350 grammi, nonché di 520 euro in contanti, sottoposti a sequestro penale.

Il giovane, che poi è risultato essere un venticinquenne pakistano incensurato, è stato tratto in arresto e, all’esito del giudizio per direttissima, è stato condannato alla pena della reclusione di 1 anno e 1000 euro di multa. 

La sua posizione è ora al vaglio dell’Ufficio Immigrazione ai fini dell’avvio della procedura di revoca del permesso di soggiorno.