Cronaca di Redazione , 03/05/2025 8:53

Teolo, ragazzi appiccano un incendio in un hotel abbandonato. Il sindaco: "Sbarrare gli accessi"

Hotel Michelangelo a Monteortone
Hotel Michelangelo a Monteortone

Hanno acceso un fuoco tra le sterpaglie per passare il pomeriggio e compiere una bravata, ma il gesto poteva avere conseguenze ben più gravi. È successo giovedì pomeriggio, intorno alle 17, nell’area dell’ex Hotel Michelangelo a Monteortone di Teolo, dove un gruppo di ragazzi – tutti presumibilmente adolescenti – è stato visto entrare e uscire dal recinto dell’edificio dismesso.

A notare il movimento sono stati alcuni residenti della zona, che hanno poi visto levarsi fumo e fiamme da una parte del giardino, dove erano state ammassate delle sterpaglie. Immediata la chiamata ai vigili del fuoco, intervenuti dal vicino distaccamento di Abano e capaci di spegnere rapidamente il principio d’incendio. Come riportato da Il Mattino di Padova, dopo aver domato le fiamme, i pompieri hanno anche ispezionato l’interno dell’albergo, trovandolo vuoto, e sono poi ripartiti dopo circa un’ora.

L’episodio ha riacceso l’attenzione sulla condizione di degrado dell’area. Il sindaco di Teolo, Valentino Turetta, è intervenuto subito: “Dopo quanto accaduto – ha dichiarato – contatteremo ancora una volta la famiglia Rabensteiner, proprietaria dell’immobile, per chiedere che venga messo in sicurezza. Lo scorso anno erano stati fatti interventi di pulizia, ma poi tutto è stato abbandonato e il degrado è tornato”. Il primo cittadino ha annunciato che verrà richiesto anche il blocco fisico degli accessi, anche se l’operazione si preannuncia complessa a causa delle numerose aperture e della recinzione facilmente valicabile.

Turetta ha poi espresso dubbi su un’eventuale riqualificazione dell’albergo nel breve periodo, ricordando che la proprietà ha pendenze economiche significative con il Comune: “Avanziamo ancora 300 mila euro di fidejussione e altri 300 mila euro di tributi non versati. È difficile pensare a una rigenerazione in tempi brevi". Il sindaco ha concluso con un auspicio: ”Speriamo almeno che i proprietari sorveglino l’edificio e impediscano nuove intrusioni".